Dai Mondiali di sci di Cortina
passando per Tokyo e Pechino 2022, con un occhio all'evento
principe, i Giochi di Milano-Cortina 2026. Le sfide e le
occasioni di rilancio che attendono il nostro Paese in piena
pandemia Covid. Questi i temi al centro del webinar organizzato
dall'Us Acli nell'ambito di 'Fare Rete', con ospiti il
Presidente del Coni Giovanni Malagò, e i due azzurri del
pattinaggio su ghiaccio Nicole Della Monica e Matteo Guarise. A
moderare il dibattito, a cui ha partecipato anche il Vice
Direttore di Rai Sport Enrico Varriale, è stato il Capo
Redattore Sport dell'Ansa Piercarlo Presutti. Ad aprire i lavori
è stato Lembo, che ha incentrato il suo focus sulle tutele
sportive contenute nei decreti approvati oggi: "Abbiamo
esplicitato alcune soluzioni e confidiamo che vengano recepiti
questi passaggi. L'attuazione dei decreti deve essere
un'occasione da non perdere". Quanto alle sfide dell'Italia sui
grandi eventi, Malagò è stato chiaro: "Se non c'è un grande
evento non se ne viene a capo: mondiale, europeo o Olimpiade
estiva. Penso che se si fa squadra con stakeholders che
rappresentano il Paese, nessun traguardo è precluso. Ma bisogna
assolutamente darsi da fare".
In attesa di tornare in pista i due atleti si sono mostrati
entusiasti: "Allenarsi senza un avere un punto di arrivo non è
buono - ha spiegato Della Monica - Sicuramente abbiamo
economizzato l'energia delle gare. Si vive anno per anno. La
pandemia è stata un periodo difficile, compreso il mondiale
cancellato. Riprendere gli allenamenti è stato psicologicamente
difficile. Questo non avere una certezza non è stato un fattore
che ha aiutato più di tanto. Oggi sapere che abbiamo la
possibilità di partire per una gara tra 20 giorni ci dà più
serenità". Dello stesso avviso Matteo Guarise: "Noi abbiamo
provato a dedicarci alle cose migliori e anche diverse rispetto
alla normalità. Adesso sappiamo che possiamo partire per un
campionato del mondo, prima era una sorta di routine, ma adesso
penso che andremo con un sorriso in volto. Sicuramente ci ha
allungato la vita agonistica in termini di testa. Ci ha permesso
di apprezzare le piccole cose".
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