ìIsraele ha cominciato a sperimentare un test che, secondo le aspettative, sarebbe in grado di fornire un risultato di infezione o meno in 15 minuti.
Il programma pilota è stato avviato nel Centro di lotta al Coronavirus di Lod, città del centro di Israele dove è stato chiesto - hanno riferito i media - a chi intende sottoporsi alla verifica di positività di usufruire sia del metodo tradizionale sia del test sperimentale Sofia 2, che è stato approvato dalla Fda (Food and drug administration). La sperimentazione potrebbe così portare nuove prove all'accuratezza del nuovo metodo e se questa uscisse confermata dalla analisi dei risultati, il nuovo metodo potrebbe rivelarsi - è stato sottolineato - un vero e proprio 'punto di svolta'.
A evidenziare l'importanza data alla sperimentazione del nuovo metodo, c'e' il fatto che sia il ministro della sanità Yuli Edelstein sia il suo vice Yoav Kisch sono andati oggi a Lod per vedere da vicino la funzionalità del programma basato sul test Sofia. Nel Centro sono stati i medici del 'Magen Adom' (il Pronto soccorso israeliano) a testare il nuovo metodo insieme a quello usuale. Al momento - hanno aggiunto i media - non è ancora chiaro quanti campioni del test Sofia abbia comprato Israele e se questo possa essere in grado di aderire ai protocolli sanitari del Paese in modo da essere poi autorizzato per l'uso generale.
La notizia del test Sofia fa il paio con la decisione di oggi del ministero della sanità che ha stabilito di non sottoporre al test le persone che non hanno sintomi della malattia, a meno che non vivano con un paziente conclamato o che facciano parte di gruppi a rischio. Per ora il test viene riservato solo per quei pazienti che abbiano sintomi.
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