La lotta al coronavirus fa tranquillamente a meno della politica. Israele ed Emirati Arabi Uniti - che da sempre, nonostante recenti avvicinamenti, non hanno alcun rapporto diplomatico ufficiale - hanno appena raggiunto un accordo per sviluppare ricerche e tecnologie comuni nella battaglia contro l'infezione da Covid-19.
Il nuovo scenario è passato attraverso la firma di una intesa tra aziende di primo piano dei rispettivi Paesi: 'Gruppo 42' (G42), di stanza ad Abu Dhabi e che si occupa di intelligenza artificiale, e 'Rafael Advanced Defense Systems' insieme alle 'Israel Aerospace Industries' (Iai), ovvero la punta di diamante, anche militare, della tecnologia dello stato ebraico.
Un accordo definito "storico" da tutte le parti in causa ma di cui per ora non si sa molto per contenuti e sostanza, visti i rispettivi campi di intervento dei gruppi coinvolti.
"A G42 - ha detto l'azienda degli Emirati, riferita dai media - abbracciamo in pieno la cooperazione internazionale come maniera di sviluppare soluzioni tecnologiche innovative per il bene pubblico. Siamo onorati di seguire l'esempio, condividere risorse e conoscenze con Rafael e Iai per una causa così significativa".
Non da meno è stata l'Iai: "Abbiamo firmato un storico accordo di cooperazione - ha sottolineato la società - La lotta al coronavirus attraversa i continenti, le nazioni e le religioni. E noi assegniamo la massima importanza alla cooperazione nell'ottenere soluzioni innovative"."Siamo fieri di unirci a G42 degli Emirati e ci auguriamo che questo - ha concluso Iai - conduca ad una futura collaborazione tra le nostre due nazioni".
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