Per la prima volta in 167 anni, le ferrovie indiane, la rete più estesa al mondo, hanno bloccato tutti i treni fino al 14 aprile. Mentre numerose delle officine meccaniche che si dedicano abitualmente alle riparazioni e alla manutenzione dei convogli sono state riconvertite per la produzione di respiratori, lettighe, letti da ospedale e maschere, 20mila carrozze letto dismesse sono state trasformate in reparti ospedalieri. Lo ha annunciato dal suo profilo tweet Piyush Goyal, ministro delle Ferrovie e del commercio indiano, aggiungendo immagini dei vagoni, completamente attrezzati per ospitare i pazienti in isolamento, con respiratori e tutti gli strumenti per tenere sotto controllo i valori sanitari. Rajesh Dutt Bajpai, responsabile del dipartimento di Comunicazione delle Ferrovie, ha detto alla CNN che i primi 5000 vagoni saranno pronti entro pochi giorni.
Le Ferrovie indiane hanno già una storia quasi trentennale di cura e diagnosi grazie ad un ospedale che viaggia sulla capillare rete di binari indiani: Lifeline Express, un treno-clinica voluto dalla Impact Indian foundation, una fondazione privata, in collaborazione col Ministero della Salute indiano, viaggia dal 1991 offrendo diagnosi, cure e persino interventi chirurgici: da allora ha toccato 19 stati e curato quasi un milione di persone.