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Ferrara tra calcio e biometano: Esposito e Minarelli si raccontano su Growing Togheter

Terza puntata della serie su DAZN, al centro due giovani tra presente e futuro in provincia

Milano ANSAcom

Crescere e migliorare, in provincia e puntando in grande. È questo l’obiettivo di Salvatore Esposito, centrocampista ventenne della Spal, e Riccardo Minarelli, imprenditore responsabile del business development della GestCav, i due protagonisti della puntata dedicata a Ferrara di “Growing Together”, il progetto di DAZN nato in collaborazione con BKT e supportato da Havas Media che racconta le città del campionato cadetto tra calcio e innovazione sul territorio.

Il terzo episodio è dedicato così alla città di Ferrara e al racconto incrociato tra i due protagonisti con tanto in comune, a partire dalla fuga dai propri paesi natali per cercare di diventare grandi lontano da casa. Un percorso simile che li ha portati entrambi in Emilia, in quello che per Riccardo tuttavia è un ritorno alle origini, dopo gli studi a Milano e Londra. “C’è stato un momento particolare di cambiamento quando ho realizzato di voler tornare a casa a contribuire allo sviluppo dell’azienda di famiglia”, racconta. Ma non è solo entrare nell’azienda di famiglia, perché il 26enne sta lavorando per trasformarla: è infatti a capo della nuova filiera che, accanto a quella principale dell’azienda nella produzione alimentare (pasta, riso, mais, ecc), ha il suo focus nell’energia rinnovabile del biogas e del biometano, con energia sostenibile e ad impatto zero generata grazie allo sfruttamento degli scarti nella produzione dei prodotti alimentari.

“Cerco di portare nel nostro mestiere l’umiltà di un contadino ma la visione dell’industriale – ha proseguito -. Siamo una startup all’interno del nostro gruppo, sperimentiamo quella che è una tecnologia estremamente nuova, quella del biometano”. E poi il confronto con il calcio: “È una sfida, per noi ogni 10 giorni è una finale di Champions. Stiamo rompendo tutti i legami con il passato per costruire qualcosa che possa andare avanti per altri trent’anni”, le parole di Riccardo, raccontando a Esposito la sua esperienza nella suggestiva cornice del Castello Estense di Ferrara.

Calcio che è il centro del mondo di Salvatore, nato in una famiglia in cui il pallone è protagonista: non poteva che essere così, d’altronde, con papà Agostino che ha giocato nella Juve Stabia, il fratello Sebastiano che dopo sei mesi di prestito dall’Inter alla Spal ora è al Venezia e il secondo fratello, Francesco Pio, che gioca nelle giovanili nerazzurre. Esposito racconta così non solo le sue origini a Torre Annunziata (“non si è ancora capito il segreto ma ci sono decine di campioni nati lì, sono cresciuto con Gigio Donnarumma”) ma anche la sua abilità nel calciare le punizioni e la sua attenzione nei confronti dei veterani per carpire i segreti del mestiere.

Due “giovani-vecchi”, così si raccontano sia Riccardo che Salvatore, entrambi di fatto all’inizio delle rispettive carriere ma già con grandi esperienze. E anche grandi sogni: da una parte, per Minarelli, “sviluppare e far conoscere la filiera agro-energetica”, dall’altra, per Esposito, “riportare la Spal dove merita e vestire la maglia della nazionale maggiore”. Obiettivi per crescere e migliorare o meglio “Growing Togheter”.

In collaborazione con:
Dazn

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