Otto italiani su dieci, hanno timore di non riuscire ad affrontare qualche spesa nel prossimo futuro (in aumento rispetto al 2021), il 53% ha paura che non potrebbe fronteggiarne una imprevista: salgono drasticamente i timori che riguardano le spese ordinarie, in particolare il pagamento delle bollette (dal 19% al 42%) ed i generi alimentari (dal 6% al 13%), le categorie di spesa più toccate dagli aumenti e dall’inflazione.
E' quanto emerge dall’indagine effettuata da Ipsos per Banco dell’energia, effettuata su 1208 interviste di un campione rappresentativo della popolazione italiana tra i 18 ed i 65 anni, sulla percezione della povertà energetica nella popolazione italiana, e presentata in occasione della plenaria del Manifesto “Insieme per contrastare la povertà energetica” che si tiene a Roma per presentare anche i nuovi dati Oipe e i progetti promossi da Banco dell’energia. Energia, gas e carburanti, oltre ai prodotti alimentari, le categorie di spesa su cui la quasi totalità degli italiani - oltre l’80% - ha registrato aumenti.
L’aumento del costo dell’energia, legato anche al conflitto tra Russia e Ucraina, è considerato la principale causa dell’incremento dei prezzi degli altri beni e servizi. Quasi la metà degli intervistati (47%) si aspetta che gli italiani ridurranno i propri consumi energetici durante la stagione invernale.
La preoccupazione per gli aumenti di energia elettrica e gas, dice Ipsos, non risparmia più nessuno: il 48%, contro il 32% del 2021, e' "molto preoccupato" dall'aumento del costo dell'energia sul proprio bilancio familiare. Tante e diversificate le strategie messe in atto dagli italiani, in primis la riduzione dell’uso di aria condizionata, riscaldamento, acqua calda, energia elettrica (42%). Otto italiani su dieci si aspettano che siano soprattutto le istituzioni ad intervenire (il Governo italiano soprattutto per il 65%, ma anche l'Europa per il 64% , sulla quale le aspettative di intervento sono in netta crescita).
In collaborazione con:
Consenso Europa