Il bonus sociale elettrico e gas sono serviti? "Come strumento nazionale compensativo c'è di poco di meglio al mondo, questi bonus sono arrivati alle famiglie povere automaticamente e rapidamente e in bolletta, naturalmente questo non esaurisce lo spazio di interventi locali, rapidi, intelligenti, di medio periodo strutturali".
Lo afferma Roberto Malaman, segretario generale Arera, intervenendo alla plenaria del Manifesto “Insieme per contrastare la povertà energetica”. Lo strumento dei bonus raggiunge le famiglie in povertà energetica, spiega Malaman, "direi largamente sì, anche se alcuni studi dicono che potremmo mirare meglio", ma non è uno strumento sufficiente, "nulla lo è".
Secondo il segretario, si può "ovviamente" migliorare lo strumento, "detto il fatto che basarsi sull'Isee e' una scelta che sta in piedi, ma si può discutere", ma questo bonus "fa fatica a prendere quelle famiglie per cui non si trova un contratto di fornitura intestato" e "nel caso di riscaldamento condominiale", "l'altro limite e' uno strumento on-off, se sei sotto soglia lo prendi, se sei sopra soglia sei fuori".
"Per fortuna si moltiplicano le iniziative di contrasto", conclude il segretario, indicando anche i progetti presentati oggi promossi da Banco dell’energia, l’ente filantropico nato per sostenere le famiglie che si trovano in una situazione di vulnerabilità economica e sociale con un focus sulla povertà energetica, tra i quali quelli avviati insieme ai partner Comunità di Sant’Egidio e Croce Rossa Italiana.
In collaborazione con:
Consenso Europa