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Miss Italia cambia abito, diventa mini-serie tv in streaming

La partnership con Venezia, città della bellezza, per la finale

Venezia ANSAcom

Miss Italia cambia abito, mette in soffitta i costumi succinti, i numerini, e le fasce, per rinascere come mini-serie tv, che sarà trasmessa solo in streaming dalla piattaforma OTT Helbiz Live in esclusiva per l'Italia. Per compiere la rivoluzione, però, il concorso delle 'reginette' si affida ad un partner sicuro in fatto di bellezza: la città di Venezia. Una partnership stretta tra Patrizia Mirigliani e il sindaco Luigi Brugnaro, che oggi, assieme allo showrunner della serie, Giorgio Squarcia, hanno presentato il format nella sede della Smart Control Room, il 'cervello' elettronico della città lagunare. La finale sarà visibile sul web dal 13 al 19 dicembre prossimi, e non premierà più la bellezza tout court - certo anche quella - ma metterà alla prova le ragazze per testare la loro originalita' e capacita' di trasformazione e impatto, nella citta' della bellezza, Venezia, che quest'anno celebra 1600 anni. Tra i principali obiettivi di questo nuovo format infatti c'e' quello di raccontare, creando contenuti specifici da veicolare su piattaforme digitali,l'anniversario della fondazione di Venezia.

Insomma un programma piu' vicino alla cosiddetta Generazione Z, ha spiegato Mirigliani. Con la Tv in streaming il concorso più nazionalpopolare si avvicinerà al mondo dei giovani usando i loro stessi strumenti di comunicazione", come Instagram e gli altri social. Sono le 20 ragazze selezionate per la finale, più altre 10 che si contenderanno la corona di 'Miss Social'. Saranno impegnate per 8 giorni (le riprese inizieranno il 12 dicembre) in dirette quotidiane da Venezia.

"Ci vuole coraggio per cambiare, e il coraggio l'ho dentro di me. Sono molto ottimista su questa scelta. Il concorso tradizionale non rappresentava più la donna di oggi, non riusciva più a tradurre i concetti di modernità incarnati dalle donne" ha detto Patrizia Mirigliani. "Miss Italia, da Stresa in poi, è sempre stata una rivoluzione culturale - ha aggiunto - Nel tempo abbiamo abbattuto le 'misure', abbiamo ammesso le mamme, aperto le porte alle curvy. Questa sarà la rivoluzione digitale". Le selezioni delle ragazze sono avvenute una settimana fa a Roma: da 160 le concorrenti sono state portate a 20, più 10 per la fascia di Miss Social. "Quando hanno realizzato che non c'erano più i costumi, le fasce e il resto, alcune delle ragazze sono andate nel panico, capendo che avrebbero dovuto solamente presentarsi al pubblico per come sono nella realtà" ha spiegato il regista Giorgio Squarcia.

Il calo di ascolti televisivi, i costi di una macchina organizzativa monstre, hanno spinto Miss Italia verso un cambio di scena. Il portato del movimento 'Me Too' e il protagonismo delle donne sempre più agganciate alle sfide reali e non bellezza estetica, devono aver fatto il resto. "Miss Italia della tradizione non rappresentava più la donna attuale, il concetto di bellezza statica non è più utilizzabile per descriverla" ha aggiunto Squarcia.

Ecco allora che le 20 'reginette' finaliste dovranno dimostrare le loro competenze anche in 4 settori della modernità: l'ecosostenibilità, l'impegno sociale, l'inclusività, la solidarietà. Le clip racconteranno le aspirazioni e i valori di una generazione che cambia e che, ridisegna, ampliandolo, il concetto di bellezza.

In collaborazione con:
Comune di Venezia

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