"Con il Pnrr, il Governo e il Ministero dell'Università e della ricerca hanno tante risorse a tempo determinato, ma non dobbiamo lasciare che il sistema rimanga poi a piedi". Lo ha detto stamani Ferruccio Resta, presidente della Crui, nel corso del convegno del CoDau in corso di svolgimento a Padova.
Il Pnrr non deve essere considerato come un obiettivo, "ma come uno strumento per disegnare il futuro del Paese nel 2026", ha aggiunto Resta, che ha posto attenzione sull'importanza di investire in capitale umano, infrastrutture, start up, ma allo stesso tempo "nelle attività formative delle 8mila persone che entreranno nel mondo universitario tra tecnici, amministrativi e ricercatori" e nella "costruzione di una serie di nuovi e necessari profili".
"A noi interessa formare persone e competenze. - ha proseguito Resta - .Abbiamo bisogno di conoscenza, laboratori, biblioteche, questo è il ruolo dell'università". In un quadro in divenire, ha concluso, "le università dovranno decidere se il loro obiettivo, nel prossimo futuro, sarà fare grandi numeri di iscritti o chiudere le lauree triennali e puntare di più sui dottorati".
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Codau