"Le catene logistiche saranno più morbide e corte rispetto al passato, e questo ci dà delle opportunità e le stiamo cercando a Trieste con il Porto Franco e British American Tobacco, e con altri operatori. Inoltre dobbiamo riabituarci a essere produttori, non ci sono solo i servizi, c'è anche la manifattura e un porto può entrare anche in questo campo, offrendo localizzazioni per le produzioni e l'industria". Lo ha detto oggi a Udine Zeno D'Agostino, presidente.dell Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale - Porti di Trieste e Monfalcone, a margine del forum Open Dialogues for Future organizzato dalla Cciaa Pordenone-Udine e Fondazione Ambrosetti."Eravamo abituati a pensare che solo la Cina presidiasse la manifattura del mondo - ha proseguito D'Agostino - dobbiamo ora pensare che ci sono opportunità per altri Paesi, in primis la Turchia, e come Porto di Trieste la Turchia è un vantaggio, in quanto siamo la porta per le produzioni turche in tutta l'Europa, ma anche le produzioni del Marocco e dell'Egitto cresceranno, e i Paesi più vicini a noi sono un valore"."In termini di reshoring - ha evidenziato il presidente - l'Italia è al momento il secondo Paese in Europa dopo la Francia, quindi significa che più di qualcuno sta tornando. Il mondo è più aperto di quello che pensiamo, non è vero che si stia chiudendo - ha concluso - la globalizzazione resta, è diversa, più rilassata di prima. L'importante è capire che cosa succede e adattarsi".
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Camera di Commercio Pordenone-Udine