Rilanciare il pilastro della previdenza complementare, puntare ad un "sistema integrato" pubblico-privato anche di fronte ai "grandi cambiamenti strutturali" del settore della sanità, spingere sul welfare contrattuale: la dg di Confindustria, Francesca Mariotti, sottolinea questi tre punti evidenziando, all'Insurance Summit dell'Ania, la "sinergia con il mondo delle assicurazioni", tra Confindustria e Ania, che "è oggi più che mai attuale"
"La previdenza complementare non è decollata rispetto alle buone intenzioni e le aspettative" di una prima fase: "Serpeggia incertezza", bisogna quindi "agire sul lato dell'informazione e della conoscenza", della "sensibilizzazione", ed anche "introducendo "procedure di silenzio assenso". Ed anche sul fronte della previdenza complementare "il fisco può fare la sua parte"; "Il livello di tassazione dell’ultimo anello del processo deve essere calibrato per rendere più attrattiva la scelta" dei lavoratori di investire sulla previdenza complementare.
"C'è poi il tema - aggiunge la dg di via dell'Astronomia - della sanità pubblica e complementare in un sistema sanitario che sta attraversando profondi cambiamenti strutturali", "cambiamenti epocali"; "non vi è dubbio che il tema della sanità torna ad essere centrale, la sanità integrativa può giocare un ruolo superando la logica di contrapposizione pubblico-privato che troppo spesso abbiamo individuato anche nel decisore politico".
Il terzo pilastro è il welfare contrattuale, rispondere così a "bisogni di tutele crescenti, su temi come l’autosufficienza ed i servizi alla persone". Diventa uno "strumento utile, necessario" anche per tenere in considerazione non solo i temi contrattuali tradizionali, come la parte economica, ma anche "bisogni personali e familiari" dei lavoratori. Ed "anche qui il fisco può fare la sua parte".
In collaborazione con:
ANIA