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Il Papa prega per l'Ucraina, 'flagellata da barbari attacchi'

Papa

Il Papa prega per l'Ucraina, 'flagellata da barbari attacchi'

"Che il Signore apra quelle vie di dialogo che gli uomini non vogliono o non riscono a trovare"

CITTÀ DEL VATICANO, 29 giugno 2022, 10:11

Redazione ANSA

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Il Papa ieri nell 'udienza ai Neocatecumenali © ANSA/AFP

Il Papa ieri nell 	'udienza ai Neocatecumenali © ANSA/AFP
Il Papa ieri nell 'udienza ai Neocatecumenali © ANSA/AFP

"Porto ogni giorno nel cuore la cara e martoriata Ucraina, che continua a essere flagellata da barbari attacchi, come quello che ha colpito il
centro commerciale di Kremenchuk". Così il Papa all'Angelus. "Prego perché questa folle guerra possa vedere presto la fine - ha proseguito - e rinnovo  l'invito a perseverare senza stancarsi nella preghiera per la pace".  "Che il Signore apra quelle vie di dialogo che gli uomini non vogliono o non riescono
a trovare - ha detto ancora il Pontefice -. E non trascurino di soccorrere la popolazione ucraina tanto sofferente". 

Precedentemente, durante la messa per la festa dei santi Pietro e Paolo, Bergoglio ha detto che "nella Chiesa, ciascuno è chiamato ad essere discepolo missionario e a offrire il proprio contributo".  "E qui mi vengono in mente due domande - ha proseguito -. La prima è: cosa posso fare io per la Chiesa? Non lamentarsi della Chiesa, ma impegnarsi per la Chiesa.  Partecipare con passione e umiltà: con passione, perché non dobbiamo restare spettatori passivi; con umiltà, perché impegnarsi nella comunità non deve mai significare occupare il centro della scena, sentirsi migliori e impedire ad altri di avvicinarsi".
    E allora la seconda domanda è: "cosa possiamo fare insieme, come Chiesa, per rendere il mondo in cui viviamo più umano, più giusto, più solidale, più aperto a Dio e alla fraternità tra gli uomini?", ha chiesto il Papa. "Non dobbiamo certamente chiuderci nei nostri circoli ecclesiali e inchiodarci a certe nostre discussioni sterili, ma aiutarci ad essere lievito nella pasta del mondo - ha avvertito Francesco -. Insieme possiamo e dobbiamo porre gesti di cura per la vita umana, per la tutela del creato, per la dignità del lavoro, per i problemi delle famiglie, per la condizione degli anziani e di quanti sono abbandonati, rifiutati e disprezzati".
    Insomma, "essere una Chiesa che promuove la cultura della cura, la compassione verso i deboli e la lotta contro ogni forma di degrado, anche quello delle nostre città e dei luoghi che frequentiamo, perché risplenda nella vita di ciascuno la gioia del Vangelo: questa è la nostra 'buona battaglia'", ha evidenziato.
    Parlando a braccio, il Papa ha quindi invitato a "stare attenti a non cadere nel clericalismo. Il clericalismo è una perversione. Il ministro che si fa clericale, con atteggiamento clericale, ha preso una strada sbagliata. Peggio ancora sono i laici clericalizzati. Stiamo attenti a questa perversione del clericalismo". E anche ad evitare le "nostalgie" verso le cose di un tempo e a "non cadere nell''indietrismo', che oggi è alla moda". 
   

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