In una riunione dello Studio
Ovale nel luglio 2020 Donald Trump chiese ai suoi collaboratori
se Ghislaine Maxwell, l'ex fidanzata Jeffrey Epstein arrestata
per averlo aiutato per anni ad abusare di ragazze minorenni, lo
avesse mai nominato tra i contatti influenti su cui poteva
contare. Lo rivela
il nuovo libro della giornalista del New York Times, Maggie
Haberman, dedicato al tycoon 'Confidence Man'.
"Ha detto qualcosa su di me?'", chiese l'allora presidente
dopo aver letto un articolo che era uscito sul tabloid New York
Post il 4 luglio del 2020. Nel pezzo si citava Steve Hoffenberg,
un collaboratore di Epstein, che sosteneva che "Ghislaine
pensava di essere intoccabile - che sarebbe stata protetta dalle
intelligence con le quali lei e Jeffrey hanno collaborato; dai
servizi di intelligence israeliani e Les Wexner; dal principe
Andrew, dal presidente Clinton e persino dal presidente Trump,
noto per essere un loro conoscente".
Epstein è arrestato nel luglio 2019, con l'accusa di traffico
sessuale. Si è ucciso in carcere a New York un mese dopo.
Ghislaine è stata condannata a 20 anni di carcere lo scorso
luglio.
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