(ANSA) - BUENOS AIRES, 23 FEB - La produzione contemporanea
più significativa della scena italiana arriva sul palco del
Teatro Coliseo con ItaliaXXI, un progetto per rilanciare e
modernizzare la presenza culturale del nostro Paese a Buenos
Aires e in Argentina, "riscattandola da una dimensione
nostalgica e anacronistica". A presentare l'iniziativa e le sue
declinazioni, in un'intervista all'ANSA, è Elisabetta Riva,
direttrice dell'unico teatro di proprietà dello Stato italiano
all'estero che, nell'ambito di ItaliaXXI, dal 2018 ad oggi ha
presentato più di 60 proposte, per un totale di oltre 150
spettacoli, grazie al sostegno del ministero della Cultura,
dell'Ambasciata d'Italia e dell'Istituto italiano di Cultura,
oltre a vari sponsor.
Momento centrale della stagione 2023 del Coliseo è il
sedicesimo Festival del Teatro di Buenos Aires (Fiba), per
un'offerta preparata da Riva in collaborazione con la direttrice
dell'Iic Donatella Cannova, e il direttore artistico Federico
Irazabal. Da un lato uno sforzo "per una costante ricerca tra le
programmazioni italiane - spiega Riva -. Ma anche una forte
attenzione a presentare idee in sintonia con le esigenze del
pubblico locale".
Il cartellone prenderà il via con due rappresentazioni in
realtà virtuale di Elio Germano: due lavori "emblematici
dell'arte post-pandemica e pienamente in linea con la missione
del Fiba, sempre attento ai linguaggi alternativi e a nuove
modalità di fruizione", evidenzia la direttrice del Coliseo. E'
il caso di 'Segnale D'allarme. La mia battaglia', sul palco
sabato 25 febbraio: una provocazione politica altamente
sofisticata. Una riflessione sul consenso, il libero pensiero e
la dittatura, in un'allucinata narrazione che accompagna lo
spettatore in un'esperienza di completa immersione, fino ad un
imprevedibile climax finale.
L'1 e il 2 marzo, sarà invece la volta di 'Così è (o mi
pare)', reinterpretazione di Germano di un classico di Luigi
Pirandello, "non solo nella drammaturgia ma soprattutto
nell'aggiunta della realtà virtuale, elemento moltiplicatore
delle dimensioni della realtà, tema caro" proprio al premio
Nobel italiano, come sottolinea Riva. Dotato di cuffie e visori,
lo spettatore si troverà coinvolto nella stessa vicenda a cui
assistono gli altri, ma potrà scegliere il suo focus: il testo
del drammaturgo siciliano sarà così completamente calato nella
società contemporanea, dove 'spiare' l'altro risulta facilitato
dai nuovi media.
Il 4 e 5 marzo, 'Carbonio', successo di Pier Lorenzo Pisano,
vincitore del 56mo premio Riccione 2021 - uno dei più
prestigiosi riconoscimenti italiani per il teatro - chiuderà il
Fiba esplorando la precarietà dell'esistenza attraverso il
racconto dell'incontro tra un essere umano ed una creatura
aliena. Una narrazione contrassegnata da una progressiva
tensione emotiva per una ricerca a risposte in una realtà tanto
ignota quanto paralizzante.
E l'Italia sarà protagonista anche nella stagione del
prestigioso teatro Colon, che quest'anno dedica il suo
cartellone alla 'Divina Italia': un'iniziativa che la direttrice
del Coliseo ha curato fin dalla sua genesi, unendo lo spirito di
collaborazione "alla volontà di creare sinergie, e la capacità
di unire le forze sempre con l'unico obiettivo di promuovere
l'eccellenza del Made in Italy", con Iic e Ambasciata italiana
impegnati in prima linea.
Il ciclo esordirà il 7 marzo con 'Resurrection', "una
maestosa messa in scena della seconda sinfonia di Mahler
firmata da Romeo Castellucci". Un allestimento di grande
impatto, che rientra nel quadro delle celebrazioni dei 40 anni
del ritorno della democrazia in Argentina. (ANSA).
>ANSA-INTERVISTA/ A Buenos Aires il teatro parla italiano
La direttrice del Coliseo Riva, rilanciamo la proposta culturale
