(ANSA) - ROMA, 05 GIU - Prima dipinta come un'assassina,
condannata per aver tolto la vita ai suoi quattro figli. Ora,
invece, come una vittima, perché stando agli scienziati in
realtà quel crimine atroce non l'ha mai commesso. È questa la
storia di Kathleen Folbigg, finora conosciuta come "la peggior
serial killer donna australiana", il cui destino però
sembrerebbe poter essere riscritto.
Nel 2003 la donna, che ha sempre professato la sua innocenza,
era stata condannata a 25 anni di carcere con l'accusa di aver
ucciso i suoi bambini, di età compresa tra 19 giorni e 19 mesi,
morti improvvisamente tra il 1989 e il 1999. Stando all'accusa
dei pubblici ministeri, Folbigg li avrebbe soffocati, ma oggi
alcune nuove evidenze scientifiche dimostrano il contrario. Un
team di immunologi ha infatti scoperto che le due figlie della
donna condividevano una mutazione genetica - chiamata CALM2
G114R - che può causare la morte cardiaca improvvisa. I due
figli maschi, invece, possedevano una mutazione genetica
diversa, legata all'epilessia improvvisa nei topi.
Come riportato dalla Bbc, secondo la professoressa Carola
Vinuesa, che ha guidato il team di ricerca dell'Australian
National University, una sequenza genetica insolita era
immediatamente evidente nel Dna della signora Folbigg, prima
ancora che i campioni dei bambini fossero testati. Casi simili,
comunque, sono rarissimi. Stando a Vinuesa, ce ne sarebbero 134
in tutto il mondo.
Kathleen Folbigg è stata rilasciata questa mattina. Ora
potrebbe citare in giudizio il governo, chiedendo milioni di
dollari di risarcimento.
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