Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Chiude a Kabul dopo le minacce talebane la biblioteca femminile

Chiude a Kabul dopo le minacce talebane la biblioteca femminile

Attivista, 'combattiamo con la penna e non con le armi'

ROMA, 29 marzo 2023, 15:37

Redazione ANSA

ANSACheck

© ANSA/EPA

© ANSA/EPA
© ANSA/EPA

Ha chiuso definitivamente i battenti a Kabul, dopo le continue minacce e vessazioni dei talebani, l'unica biblioteca per le donne in Afghanistan. Lo scrive l'agenzia spagnola Efe, ricordando l'importanza rivestita da questo centro culturale che ha permesso oltre al prestito di libri anche la possibilità di frequentare laboratori didattici.
    "La nostra battaglia è quella della penna contro le armi", ha commentato una delle sue fondatrici, Laila Basim, nel mirino del regime afghano per il suo attivismo.
    Considerata una delle ultime roccaforti di cultura e libertà rimaste a Kabul la Biblioteca Zan è stata costretta ad abbassare le serrande lo scorso 13 marzo. Zan significa "donna" in dari, il dialetto persiano che circa il 40% degli afghani usa come lingua madre. "Quando è scomparsa si è persa ogni speranza", ha lamentato l'attivista.
    Situata in uno scantinato del mercato nel quartiere Red Pol della capitale afghana, la biblioteca ha offerto ai suoi oltre 400 frequentatori il prestito di libri in quattro lingue (persiano, pashtu, inglese e arabo), dei workshop gratuiti e sessioni di formazione sui "diritti delle donne, politica, religione e altri temi" due volte alla settimana, per "aumentare la conoscenza delle donne", ha spiegato Basim, ricordando che "nei sette mesi di vita i talebani hanno sigillato la porta due volte" ma grazie all'aiuto di amici, la biblioteca è riuscita a proseguire le sue attività.
    Da quanto hanno ripreso il potere nell'agosto del 2021 i talebani hanno imposto una rigida serie di restrizioni nei confronti delle donne che non possono studiare; lavorare nell'Amministrazione o nelle Ong e neanche viaggiare senza essere accompagnate da un parente stretto di sesso maschile.
    Le Nazioni Unite ritengono che privare le donne e le ragazze dei loro diritti "potrebbe equivalere ad una persecuzione basata sul genere", il che costituisce un crimine contro l'umanità.
   
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza