Il principale avvocato di Aung San
Suu Kyi non ha più il diritto di parlare con i media, i
diplomatici stranieri e le organizzazioni internazionali. Lo ha
denunciato lui stesso. Il regime militare, al potere dal golpe
del 1 febbraio contro Aung San Suu Kyi, ha emesso un'ordinanza
in tal senso che il legale ha riportato sulla sua pagina
Facebook.
"A partire dal 14 ottobre, a Khin Maung Zaw è vietato
comunicare, incontrare e parlare con media stranieri e locali,
diplomatici stranieri, organizzazioni internazionali,
rappresentanti di governi stranieri o qualsiasi altra
organizzazione esterna, direttamente o indirettamente", perché
tali comunicazioni possono "provocare disordine pubblico", è il
contenuto dell'ordinanza.
La squadra di difesa di Aung San Suu Kyi è stata l'unica
fonte di informazioni riguardo al processo a porte chiuse nei
confronti del premio Nobel per la pace. Suu Kyi è stata
perseguita per una serie di reati: importazione illegale di
walkie-talkie, violazione delle restrizioni relative al
Covid-19, sedizione, corruzione, incitamento a disordini
pubblici. Agli arresti domiciliari e in isolamento, può
comunicare con il mondo esterno solo attraverso i suoi avvocati,
che incontra solo in tribunale. È stata chiamata a testimoniare
per la prima volta il 26 ottobre e rischia decenni di carcere.
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