"Se alle ragazze non sarà permesso di tornare a scuola, questa sarà una scioccante violazione dei loro diritti": lo ha dichiarato, in una nota, il direttore operativo del programma regionale di Save the Children in Asia Olivier Franchi.
"Tutti i bambini hanno uguale diritto all'istruzione indipendentemente dal loro genere, etnia, religione o estrazione economica - aggiunge la nota -. Oggi ogni bambino in Afghanistan è cresciuto conoscendo solo la guerra, che ha già interrotto l'istruzione di milioni di persone. Molti minori afghani, inoltre, soffrono di traumi e questo è aggravato dall'impatto della siccità, dello sfollamento di massa e di una crescente crisi economica. L'istruzione non riguarda solo la loro crescita e sviluppo, è un'ancora di salvezza, soprattutto per le ragazze.
Togliere loro quell'ancora di salvezza adesso sarebbe devastante".
"Save the Children - conclude la nota - si impegna a garantire a tutti i bambini l'accesso a un'istruzione di qualità e continuerà a sostenerlo a tutte le parti interessate in Afghanistan".