L'industria del risparmio gestito
ha raccolto complessivamente nel 2020 14,57 miliardi di euro,
che hanno contribuito a generare un patrimonio gestito di
2.421,5 miliardi, toccando un nuovo record. Sono i dati
definitivi diffusi da Assogestioni, che seguono i preliminari
dello scorso 28 gennaio.
In particolare Assogestioni sottolinea che la raccolta netta
delle gestioni collettive è cresciuta di 30,2 miliardi, di cui
23,6 investiti nei fondi aperti, toccando un nuovo record dal
2017.
Tra le scelte di investimento delle famiglie italiane nel
2020 prevalgono i prodotti azionari (+18,8 miliardi), gli
obbligazionari (+9,4 miliardi) e i bilanciati (+8,1 miliardi).
Nella raccolta del quarto trimestre, risultata pari a 223
miliardi, a fronte di un totale effettivo di 14,6 miliardi,
l'industria ha scontato un'operazione tecnica straordinaria del
Gruppo Generali, già segnalata lo scorso dicembre. Un'operazione
che influisce sulla raccolta solo per ragioni tecniche e che,
spiegano in Assogestioni, "non è in alcun modo collegata a
disinvestimenti della clientela". In pratica il Gruppo Generali
ha dovuto escludere dal computo 21,9 miliardi di raccolta a
seguito della "semplificazione amministrativa del servizio di
gestione del portafoglio di un cliente Istituzionale". Si tratta
di fondi "riservati, istituiti da terzi, che in precedenza erano
inclusi all'interno di mandati assicurativi gestiti da Generali
Insurance Asset Management", che però "rimane gestore delegato
di una parte significativa di tali fondi".
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