Il mercato immobiliare italiano ha
fatto un passo indietro del 15% a 3 miliardi di euro di
investimenti nel primo semestre dell'anno. Lo si legge nel
rapporto 'Italian Market Perspective' di Jll, società di
consulenza e investimento immobiliare. In crescita a 83 unità le
transazioni, con un valore medio quasi dimezzato da 59 a 34
milioni di euro ciascuna. In calo del 40% a 900 milioni gli
uffici e del 79% a 200 milioni il commercio al dettaglio, mentre
sono balzate le abitazioni (+284% a 200 milioni), gli immobili
per il settore sanitario (+331% a 300 milioni) e la logistica
(+136% a 750 milioni). Tra i compratori prevalgono gli europei
(-29% a 950 milioni) seguiti dal resto del mondo (+51% a 850
milioni). In calo gli italiani (-63% a 650 milioni), vero e
proprio balzo degli americani (+217% a 500 milioni), passo
indietro di Asia e Medio Oriente (-51% a 50 milioni).
Secondo Jll per l'intero 2021 "l'interesse degli investitori
istituzionali nel settore immobiliare è ancora in crescita e
continuerà ad essere una fonte di liquidità per una ripresa più
forte". In particolare "la domanda sta aumentando per le
opportunità a valore aggiunto nei segmenti competitivi del
mercato", tra i quali vengono indicati le abitazioni, la
logistica e le 'soluzioni alternative'.
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