"Il cambio continuo di regole in
materia di imballaggi e rifiuti affossa le imprese e vanifica
investimenti": questa la posizione di Confindustria sul decreto
in tema di rifiuti ed economia circolare.
Durante un'audizione davanti alla Commissione Ambiente della
Camera, la vicepresidente degli industriali per ambiente,
sostenibilità e cultura, Katia Da Ros, ha sottolineato come "il
decreto correttivo in esame fornisce diversi chiarimenti che
vanno nella giusta direzione di allineare il nostro ordinamento
a quello europeo, dando in larga parte certezze e chiari
indirizzi agli operatori. Tuttavia - ha aggiunto - richiamiamo
l'attenzione su due aspetti critici: le modifiche in materia di
cauzionamento e riutilizzo degli imballaggi e la modifica della
disciplina della classificazione dei rifiuti e gli effetti di
questa sul perimetro applicativo della Tari, la tassa sui
rifiuti". "La proposta - sostiene dunque Da Ros - sta creando
enorme preoccupazione in tutti i settori industriali
interessati, a livello nazionale ed europeo, per le
potenzialmente gravi ricadute economiche, sociali ed ambientali
che ne deriverebbero". E la proposta Ue - ha aggiunto - rischia
di danneggiare numerose filiere strategiche del tessuto
economico italiano ed europeo".
"Molte sono le criticità riscontrate - ha proseguito - La
proposta della Commissione Ue, infatti, dedica ampio spazio
proprio al tema del riutilizzo e alla eliminazione di alcuni
prodotti sostenibili che in Italia realizziamo e ricicliamo, su
cui abbiamo espresso forti perplessità, confermate dall'assenza
di valutazioni di impatto ambientale e di fattibilità e
sostenibilità economica".
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