Professionitaliane, l'associazione
che raggruppa 23 Consigli nazionali ordinistici e circa 2
milioni di professionisti, in una lettera inviata oggi al
presidente della Commissione Giustizia del Senato Andrea
Ostellari, al relatore Emanuele Pellegrini e ai componenti
dell'organismo di Palazzo Madama invoca l'approvazione
definitiva del testo del disegno di legge sull'equo compenso ai
professionisti, senza apportare ulteriori modifiche alla
versione licenziata dalla Camera, ad ottobre. Pur ritenendo
legittima la possibilità di apportare ulteriori modifiche al
testo di legge di iniziativa parlamentare, Armando Zambrano e
Marina Calderone, rispettivamente presidente e vicepresidente
dell'Associazione, sottolineano, in una nota, l'urgenza di dare
ai professionisti italiani un testo, atteso ormai da troppo
tempo, che sia "organico e completo" sulla materia, per porre
fine alle prestazioni professionali gratuite e imporre il
rispetto dei principi dell'equo compenso ai committenti
cosiddetti "forti". "Prioritaria e indispensabile - recita la
missiva - l'approvazione definitiva del provvedimento nella
stesura attuale senza modifiche" per non vanificare tutti gli
sforzi fatti finora, che hanno richiesto un iter parlamentare
lungo e complesso per arrivare oggi ad un testo di legge
migliorato sotto numerosi aspetti: dall'aggiornamento dei
parametri con cui individuare i compensi alla rideterminazione
dei corrispettivi non corrisposti, dalla nullità delle clausole
vessatorie all'impugnativa per le parti non conformi dei
contratti d'opera. Ma anche la possibilità di avere chiarimenti
sui tempi della prescrizione per responsabilità professionali
con decorrenza dalla data della prestazione; prescrivere i
compensi a partire dall'ultima prestazione eseguita,
intraprendere un'azione di classe da parte degli Ordini, senza
dimenticare la nascita di un Osservatorio nazionale sull'equo
compenso". I professionisti "non possono permettersi di perdere
questa irrinunciabile occasione", si chiude la nota, rimandando
ulteriori miglioramenti del disegno di legge in sede di
formulazione di altri provvedimenti legislativi da approvare
entro la fine della Legislatura.
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