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Responsabilità editoriale di Advisor
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Non solo Health, Pharma & Beauty. Farmacosmo, fondata da Fabio de Concilio, punta forte sul mondo degli animali e sulla telemedicina guardando ad operazioni di M&A in Italia e all’estero. Il business model della società si basa sul modello circolare della l(ea)n strategy, e si articola in tre aree di attività principali: Logistics, Intelligence e Node.
Fabio de Concilio ricorda gli inizi, quando “nel 2009 mi telefonò mio fratello Francesco, amministratore di prezzoforte.it, proponendomi di investire in un sito che vendeva lavatrici online. Nella compagine di prezzoforte lavorava Alessandro Maiello, tra i principali distributori di cosmesi italiano e qualche anno dopo ci è sembrato naturale trasferire l’esperienza acquisita in un settore prossimo alla digitalizzazione: farma più cosmo, da qui appunto è nata Farmacosmo. All’epoca non si potevano ancora vendere i farmaci online perché non esisteva il bollino ministeriale, introdotto solo nel 2016, che abbiamo ottenuto tramite l’acquisizione di una parafarmacia. Quindi, il nostro business principale, era rappresentato dagli integratori alimentari e dai prodotti di cosmesi. Così, nel 2016, con la possibilità di acquistare farmaci da banco senza prescrizione, abbiamo rafforzato le categorie del benessere della persona e non solo della cura".
“Oggi - sottolinea il Ceo - contiamo quindici verticali diverse che coprono anche l’infanzia, il bambino, i prodotti per la casa ma soprattutto la veterinaria, con oltre 300 sottocategorie che ci permettono di ottenere circa 65mila referenze live al giorno. In questo momento siamo tra i principali operatori italiani per la profondità di vendita e l’ampiezza di catalogo”.
Come ha influito la pandemia sul vostro core business? “Io la chiamo sindemia, ovvero pandemia complessa. E’ chiaro che il Covid ha dato un’accelerazione al settore italiano dell’health e del beauty online che già era in grande crescita. Nulla a che vedere con la Germania, l’Olanda e l’Inghilterra dove la vendita dei farmaci, con ricetta non a carico del servizio sanitario nazionale, è fruibile già da diversi anni. Il mercato tedesco vale circa 13 miliardi di Euro di transato online pari al 18% del tasso di penetrazione, mentre quello italiano è nell’ordine dei 500 milioni di Euro con un tasso di penetrazione del 4%. Per questo abbiamo di fronte una prateria enorme non solo per la vendita dei beni ma dei servizi legati al benessere della persona. Proprio quest’ultimo è il mondo in cui vorremmo entrare in largo anticipo rispetto ai nostri colleghi perché immaginiamo che nei prossimi 5-7 anni, grazie alla sindemia che ha abituato gli italiani ad acquistare online, quello italiano sarà il mercato più interessante. Essendo nativamente digitali, non pensiamo però all’aggregazione fisica di molte farmacie. Vogliamo perseguire la nostra strategia digitale anche nell’omnicanalità dando l’opportunità ai clienti di ricevere non solo a casa il pacco ma di riceverlo con dei servizi aggiuntivi”.
E sulla strategia per assecondare questo cambiamento rivela che “un accordo industriale con un nostro partner ci consentirà, attraverso l’utilizzo di una serie dilogistiche presenti in Italia, di consegnare nelle case dei clienti il prodotto anche in due ore. A completezza dell’omnicanalità, miriamo, tramite poche ma selezionate farmacie nei maggiori centri abitati, a garantire ai nostri clienti la possibilità di comprare sul sito e ritirare il prodotto in farmacia. In aggiunta stiamo implementando stanze virtuali con i farmacisti per garantire la privacy del clienti. Al nostro modello di business aggiungeremo quello della telemedicina per un'offerta sempre più completa. Siamo già in contatto con un’azienda del settore perché ci piacerebbe offrire ai nostri clienti dei dispositivi che raccolgono i dati biometreici da inviare ad un server e poter comunicare loro se esiste un parametro biovitale che non rientra nella normalità consentendo un primo contatto visivo per poi eventualmente consigliare come affrontare quel determinato disturbo. In sostanza, presidiamo tutta la catena del valore che va dal prodotto al servizio stesso, al monitoraggio costante dei parametri vitali. Tutto questo lo trasferiremo anche nel mondo degli animali”.
“Una volta - spiega de Concilio - si vendevano solo le scatolette di cibo, oggi Farmacosmo offre giochi, integratori, shampoo per ogni tipo di pelo. Si tratta di un mercato molto simile a quello che riguarda le persone. Proprio considerando questi fattori abbiamo scelto la strada dell’IPO. Reputiamo che in questo momento la raccolta che riusciremo a fare anche grazie al supporto di illimity ci consentirà di avere quella visibilità strategica che può mancare, ad esempio, con un deal di private equity. Per questo puntiamo ad una crescita non solo per linea organica, ma anche per componenti esterne. Essere public vuol dire avere accesso al mercato dei capitali e a strutturare operazioni di tutti i livelli. Farmacosmo cambia completamente pelle. Per esempio siamo titolari di un dominio che si chiama profumeriaonline.it. Il valore di questa combo di keywords è gigantesco: basta digitare profumeriaonline su Google o su Bing e compariremo immediatamente con il nostro sito che sará pre approved da tutti i marchi selettivi”.
"L’orientamento della società sul fronte ESG - precisa il Cio - è avvalorato dalla pubblicazione del bilancio di sostenibilità, avendo cura del rispetto dell’ambiente nelle fasi del processo logistico, dal packaging alla carbon compensation, e valorizzando ogni giorno le potenzialità dei dipendenti, che costituiscono l’investimento strategico di Farmacosmo.
De Concilio conclude snocciolando alcuni numeri del 2021: “Prevediamo di chiudere con circa 58 milioni di Euro di ricavi, una posizione finanziaria netta positiva (cassa netta) e un EBITDA positivo. Risultati in crescita rispetto al 2020. Continuiamo il nostro percorso di sviluppo: siamo passati da 6 milioni di euro di fatturato di circa 5 anni fa ai 58 milioni dello scorso anno".
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