Bankitalia scoraggia l'operatività
in "alcune cripto-attività completamente prive di valore
intrinseco, che non sono assistite da alcun diritto di rimborso
e che, in via generale, non possono essere considerate idonee a
svolgere una funzione di pagamento o di investimento in virtù
della loro natura altamente rischiosa". Lo si legge in una
Comunicazione pubblicata oggi sulle tecnologie decentralizzate
denominate 'Dlt' (Distributed ledger technologies).
Secondo Bankitalia le cripto-attività sono "strumenti
altamente rischiosi e speculativi e non sono adatte per la
maggior parte dei consumatori come investimento o mezzo di
pagamento o scambio". In particolare "le cripto-attività non
sono attualmente soggette alle norme in materia di trasparenza
dei prodotti bancari, dei servizi di pagamento e dei servizi di
investimento e sono sprovviste di specifiche protezioni". Di
conseguenza "i servizi aventi a oggetto cripto-attività non sono
soggetti a nessuna forma di supervisione o di controllo da parte
delle Autorità di vigilanza" ed è per questo "necessario" che i
clienti "siano consapevoli del rischio di perdita anche totale
del capitale investito, di frodi ed errori e della mancanza di
forme di tutela a loro disposizione".
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