In generale l'ottimismo nei
confronti dell'economia italiana per i prossimi 12 mesi è in
diminuzione: infatti è il 60% degli investitori italiani a dirsi
fiducioso sotto questo aspetto (nel quarto trimestre del 2021
gli investitori ottimisti erano l'74%). Emerge dal nuovo report
Investor Sentiment di Ubs, la ricerca trimestrale che analizza
la fiducia di investitori e imprenditori a livello globale.
In particolare, il 63% degli investitori è preoccupato per
l'attuale situazione geopolitica, con il conflitto in Ucraina
ancora in corso. Il 59% ha dei timori legati alla inflazione. Il
58% individua nel climate change una preoccupazione.
Anche con riferimento al mercato azionario nei prossimi 6
mesi, emerge dal report, l'ottimismo degli investitori italiani
è in diminuzione rispetto allo scorso trimestre, infatti il 67%
degli intervistati si dice positivo, a fronte dell'72% del
quarto trimestre 2021.
Gli investitori italiani per far fronte a un'ulteriore
flessione del mercato considerano di preparare il proprio
portafoglio in diversi modi, infatti il 31% dichiara che
aumenterebbe gli investimenti, il 32% invece farebbe
investimenti in settori diversi, il 17% al contrario non farebbe
alcun tipo di cambiamento, mentre il 20% diminuirebbe la
componente di investimenti. Inoltre, date proprio le
preoccupazioni per la guerra, ora gli intervistati si dicono più
propensi a investire in crypto e materie prime: il 42%
investirebbe in criptovalute, il 41% in oro e il 37% in
petrolio.
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