Il coinvestimento in questa partita
è "il perno fondamentale del quadro di una rete unica integrata
e aperta" ricorda Gubitosi che guarda già oltre.."
L'infrastruttura unica a livello nazionale porterà a un punto in
cui potremo parlare di altre cose: di dati, che sarà il grande
tema del 2021, data center, hedge computing, intelligenza
artificiale. La rete è un fattore abilitante e ormai è un tema
vecchio: dovremmo assicurarci di farla il più in fretta
possibile e andare più avanti degli altri paesi su queste cose
perchè così rafforziamo la competitività italiana. Avremo questa
occasione unica".
L'azione, e qui indossa anche il 'cappello' di
vicepresidente di Confindustria con la delega al digitale, si
deve concentrare su 5 aree: chiusura digital divide, sviluppo
banda larga e migrazione dei clienti su Ftth; accelerazione del
5G, sviluppo del servizio cloud e data; lo sviluppo servizi IoT
e cononessi (blockchain, cybersecuruty, inelligenza artificiale
e analytics) e soprattutto le competenze digitali. "Senza la
capacità di utilizzare le opportunità offerte dalla rete tutti
gli altri quattro punti si rivelerebbero investimenti in
cattedrali in un deserto culturale che dobbiamo assicurarci di
evitare" sottolinea e conclude Gubitosi.
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