La diffusione del Covid-19,
l'affermarsi dell'emergenza sanitaria e le conseguenti misure di
contenimento dei contagi hanno impattato sulla filiera lattiera
casearia in uno scenario globale che ha subito profondi
mutamenti. Lo segnala l'Ismea nel report "Tendenza sul settore
lattiero caseario". Nonostante la resilienza dimostrata in altri
contesti critici dal settore agroalimentare, la gravità attesa
della recessione economica è destinata a incidere
significativamente sulla domanda alimentare, in particolare per
i prodotti ad alto valore aggiunto e quelli orientati
all'esportazione, come appunto i formaggi.
Eppure il 2020, sulla scia del positivo andamento dell'anno
precedente, segnala l'Ismea, si era aperto all'insegna
dell'ottimismo per il settore, con una buona disponibilità di
latte e una domanda mondiale molto vivace. Anche i temuti dazi
Usa introdotti a partire da ottobre scorso sembrava avessero
impattato non troppo gravemente sul settore, considerato che il
2019 si era chiuso per l'Ue-28 con una performance molto
positiva sul mercato a stelle e strisce soprattutto per le
esportazioni di burro (+21% rispetto al 2018) e formaggi(+4%).
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