"Credo sia necessario un salto di
qualità delle policy europee anche per la Difesa. Il sistema di
sicurezza europeo ha bisogno di importanti investimenti nel
prossimo futuro, vuoi per riequilibrare il rapporto con gli
Stati Uniti, vuoi perché non sappiamo da dove arriveranno le
minacce future. Per queste ragioni, non si possono aspettare
vent'anni per finanziare gli investimenti con l'emissione di
eurobond. Servono subito".
Il presidente di Leonardo, Stefano Pontecorvo, intervenendo a
un dibattito con il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in
occasione della convention di Forza Italia a Paestum.
Il modello è quello degli eurobond "per finanziare il Next
Generation EU: iniziativa lodevole. Ma c'è arrivata con 20 anni
di ritardo".
Il presidente di Leonardo sottolinea anche il tema dell'impatto
"dell'evoluzione tecnologica sulla sicurezza", per "fronteggiare
le sfide del futuro". "Sono convinto - dice - che la tecnologia
possa innescare una nuova fase di vicinanza economica, un nuovo
ponte fra Paesi. Nell'attuale fase di incertezza dobbiamo
puntare a rafforzare i meccanismi di cooperazione nel campo
scientifico, del trasferimento tecnologico e dell'innovazione
industriale. E se l'Italia può partecipare a questi processi è
grazie alla collaborazione pubblico-privato, alla possibilità di
fare sistema con realtà come Leonardo: un'azienda a servizio del
Paese".
"L'86% dei ricavi di Leonardo viene dall'estero. E - rileva
ancora - devo riconoscere che il Governo dà un sostegno
considerevole alle attività di Leonardo. Nelle missioni
internazionali mi confronto con il ministero della Difesa, con
quello dell'Economia e soprattutto con quello degli Esteri,
trovando la massima collaborazione con tutti. Per non parlare,
sul fronte interno, del costante dialogo con il ministero delle
Imprese".
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