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Tesoro-Lufthansa, verso la firma dell'accordo su Ita

Ai tedeschi il 40% per 300 milioni. Poi attesa per l'ok dall'Ue

Alle battute finali la trattativa tra il Tesoro e Lufthansa per la vendita di una quota di minoranza di Ita Airways alla compagnia tedesca. Secondo quanto trapela, la firma dell'accordo preliminare tra le parti è questione di ore e potrebbe arrivare già domani. Il ministro dell'Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, domani sarà a Roma mentre venerdì partirà per Trento per il Festival dell'Economia. Il Mef al momento è azionista unico di Ita Airways.

Il dossier Ita è stato affrontata anche nel bilaterale al G7 di Hiroshima tra la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il cancelliere tedesco Olaf Scholz nei giorni scorsi. Il gruppo di Colonia si appresta a comprare, attraverso un aumento di capitale riservato, una quota del 40% per un esborso di poco superiore ai 300 milioni di euro e poi in un secondo momento rilevare dal Mef la maggioranza, salendo almeno al 90% di Ita. L'offerta di Lufthansa per Ita è arrivata sul tavolo del Ministero di via Venti Settembre lo scorso gennaio e poi è partita la trattativa. Oltre all'aspetto economico il Mef ha anche valutato quello industriale. Infatti nel Dpcm del 21 dicembre scorso il governo ha specificato in modo netto la propria idea e visione sul futuro di Ita. In particolare, Lufthansa dovrà attuare alcuni elementi ritenuti essenziali come lo sviluppo di un network internazionale, soprattutto sul lungo raggio in quanto il governo ritiene che l'Italia debba essere destinazione "diretta" e non raggiunta attraverso scali intermedi; poi garantire i livelli occupazionali; quindi tutelare gli hub nazionali come Fiumicino, Malpensa, Linate ed infine dare vita ad una partnership in cui Ita non sia "un junior partner" ma un socio alla pari per assicurare un pieno sviluppo. L'accordo preliminare di vendita (signing) dovrà poi avere il via libera dalla Corte dei Conti, dall'Antitrust italiano e dall'Antitrust Ue. Ottenuto il via libera da tutti e tre gli organi si firmerà il contratto definitivo, il cosiddetto closing. Nel frattempo si andrà verso un nuovo Consiglio di amministrazione di Ita. La nomina del nuovo cda era stata infatti rinviata "in attesa dell'esito della trattativa in esclusiva ancora in corso con il possibile partner". La newco, nata dalle ceneri di Alitalia, entrerà a far parte di un gruppo che opera a livello mondiale.

La galassia Lufthansa comprende oltre 300 società tra controllate e partecipate, con un portafoglio di aziende che si compone di network carrier, vettori point-to-point e società di servizi per il trasporto aereo. Tra le compagnie controllate direttamente ci sono Austrian Airlines, Brussels Airlines, Swiss International, Air Dolomiti, Lufthansa Regional, Eurowings, Lufthansa Cargo. L'ingresso di Ita nel gruppo Lufthansa non significa però che una sua svolta finanziaria sia dietro l'angolo. Proprio sui conti il direttore finanziario di Lufthansa, Remco Steenbergen, ha avvertito che "ci vorrà un po' di tempo" per trasformare Ita in un'azienda redditizia ma "è stato delineato un percorso chiaro per raggiungere l'obiettivo". L'avventura nei cieli di Ita Airways è partita il 15 ottobre del 2021 e al 31 dicembre dello stesso anno la compagnia aveva messo in bilancio un rosso di 149 milioni di euro. Il 2022 si è chiuso poi con una perdita netta di 486 milioni di euro mentre i ricavi sono stati pari a 1,576 miliardi. Tuttavia la stagione estiva per Ita si presenta in modo positivo. "Per noi sarà un'estate piena di traffico. Abbiamo le stime delle vendite estive già attuate adesso, tra il 20-23% più alte rispetto all'anno scorso, chiudiamo il primo semestre circa 3 punti sopra il budget in termini ricavi grazie a questa spinta", ha spiegato l'amministratore delegato, Fabio Lazzerini, qualche settimana fa.

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