Unicredit archivia il 2022 con un utile netto di 5,2 miliardi. Il risultato è superiore alle stime degli analisti che lo prevedevano a 5,13 miliardi. Il contabile è di 6,5 miliardi. Nel quarto trimestre i risultato è di 1,4 miliardi (1,16 miliardi il consensus) rispetto alla perdita di 1,4 miliardi del pari periodo dello scorso anno per voci straordinarie una tantum. Il contabile è di 2,4 miliardi.
"E' il nostro miglior risultato in oltre un decennio" commenta il ceo Andrea Orcel. Per i soci significherà una distribuzione di 5,25 miliardi, con una proposta di dividendo in contanti di 1,91 miliardi e di riacquisto di azioni proprie per 3,34 miliardi.
Esclusa la Russia, ha conseguito una crescita record dei ricavi sostenuta dal contesto favorevole dei tassi d'interesse e dal forte slancio commerciale. Questo ha determinato ricavi netti per 18,1 miliardi nell'anno, con un incremento del 14,7 per cento. "UniCredit ha conseguito una serie di risultati finanziari eccezionali che dimostrano i progressi significativi nel percorso di trasformazione industriale e la capacità di ottenere performance eccellenti in tutto il ciclo" sottolinea Orcel. "Siamo fermamente concentrati sull'esecuzione del nostro piano UniCredit Unlocked e guardiamo al futuro con fiducia" aggiunge il manager. Nel 2023 l'utile - prevede la banca - sarà sostanzialmente in linea con quello del 2022 e da ora in avanti il reporting finanziario includerà la Russia d'ora in avanti. Unicredit si pone come obiettivo una distribuzione per l'anno 2023 sostanzialmente in linea con quella del 2022.
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