Borse europee deboli dopo oltre 3
ore di scambi. In calo i futures Usa in vista delle
anticipazioni sulle scorte settimanali di greggio e all'indomani
dello scivolone per i timori di un inasprimento della Fed sui
tassi dopo dati macro migliori delle stime. In Europa la
peggiore è Madrid (-0,51%), preceduta da Milano (Ftse Mib
-0,35%), Londra e Parigi (-0,3% entrambe) e Francoforte
(-0,25%).
Si allenta la tensione sui titoli di stato, con il
differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi in calo a 184
punti secchi e il rendimento annuo italiano in ribasso di 5,9
punti al 3,68% e quello tedesco di 3,6 punti all'1,838%. Amplia
il calo il greggio (Wti -1,01% a 76,14 dollari al barile),
debole anche il gas (-0,31% a 134,27 euro al MWh) insieme ai
metalli, ad eccezione dell'oro (+0,06% a 1.775,03 dollari
l'oncia) e dell'argento (+0,1% a 22,51 dollari l'oncia). Debole
il dollaro, che scende a 0,9523 euro.
Segna il passo TotalEnergies (-2,64%), che sta valutando di
ridurre gli investimenti nel Mar del Nord a causa
dell'annunciato rialzo della tassa sugli utili nel Regno Unito.
Deboli anche Bp (-1,46%) e Shell insieme a Eni (-1,29%
entrambe). Si muove in controtendenza il settore delle utility a
partire da quelle più esposte sulle rinnovabili come la danese
Orsted (+2,19%) ed Erg (+2%), più caute Enel (+0,32%) ed A2a
(+0,27%). Deboli in campo automobilistico Volvo (-3,33%),
Renault (-1,54%), Ferrari (-1,48%) e Stellantis (-1%).
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