Le banche europee si avviano verso
programmi di riacquisto di azioni proprie meno generosi rispetto
a quelli di quest'anno che hanno visto operazioni per
complessivi 33 miliardi di euro. Gli istituti di credito,
infatti, stanno valutando un cambio di strategia per effetto del
clima di incertezza e per la recessione economica.
Nel 2022, secondo una analisi di Bloomberg Intellingence,
almeno venti delle maggiori banche europee hanno lanciato
programmi di riacquisto, con in testa Ubs (5,4 miliardi di
euro), Nordea (2,5 miliardi) e Lloyds (2,3 miliardi). Tuttavia
negli ultimi dodici mesi i coefficienti di patrimonializzazione
hanno subito una contrazione portando le banche, anche sulla
spinta delle raccomandazioni delle banche centrali, ad avviare
una seria riflessione sui buy back.
Il riacquisto di azioni proprio resta comunque il metodo
preferito per la remunerazione degli azionisti, rispetto ai meno
flessibili aumenti dei dividendi o alle grandi operazioni di
fusione e acquisizione.
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