Resta molto pesante l'andamento
delle Borse europee dopo l'avvio di Wall street: Milano
nell'ultima seduta prima del voto in un clima molto nervoso e
volatile si conferma la peggiore con un calo dell'indice Ftse
Mib del 3%, seguita da Londra, Amsterdam e Madrid che oscillano
su ribassi superiori ai due punti percentuali. Male anche Parigi
e Francoforte che perdono rispettivamente l'1,9% e l'1,8%.
L'onda lunga delle vendite arriva anche a Mosca, che paga le
prospettive delle guerra in Ucraina e il rischio di
ripercussioni interne con nuove sanzioni: l'indice Moex in rubli
scivola del 5%, l'Rtsi espresso in dollari cede due punti
percentuali.
In leggera diminuzione la tensione sui titoli di Stato, con il
rendimento del Btp decennale al 4,24% dopo un massimo di sedita
al 4,35%, che ritocca i massimi dal 2013. In questo contesto tra
i titoli maggiori di Piazza Affari Tenaris cede il 7% sulla
debolezza del prezzo del petrolio, con Leonardo ed Eni, fermata
anche in asta di volatilità, che scivolano di cinque punti
percentuali.
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