Appaiono contrastate le principali
borse europee dopo un avvio in modesto rialzo. Francoforte
(-0,1%) e Madrid (-0,15%) sono le peggiori, quasi invariate
Londra (-0,01%) e Parigi (-0,04%), in lieve rialzo Milano (Ftse
Mib +0,3%). Girano in negativo i futures Usa con i timori di una
nuova stretta della Fed sui tassi in vista del Comitato Federale
del prossimo 20/21 settembre. Una prima indicazione si potrà
avere già in occasione del prossimo simposio di Jackson Hole,
tra il 25 e il 26 agosto.
Contrastati il greggio (Wti -0,34% a 86,24 dollari al barile)
e il gas naturale (+3,14% a 233 euro al MWh ad Amsterdam),
mentre l'oro gira in calo (-0,24% a 1.773,52 dollari l'oncia) e
l'acciaio (-1,23% a 4.087 dollari la tonnellata) lo riduce. Si
stabilizza il dollaro a 1,017 sull'euro, mentre accelera la
sterlina a 1,21 biglietti verdi.
Poco mossi i petroliferi Shell (-0,1%) e TotalEnergies
(-0,05%), più vivaci invece Bp (+0,62%) ed Eni (+0,3%). Fiacchi
i produttori di semiconduttori Stm (-0,1%), e Asml (-0,18%), più
deboli invece Nordic (-1,42%) e Asm-Osram (-1,57%). Prevalgono
le vendite sugli estrattivo-minerari Anglo American (-0,75%) e
Rio Tinto (-0,7%).
Nel comparto auto si segnalano prese di beneficio su Volvo
(-0,37%), contrastate invece Renault (-0,6%) e Stellantis
(+0,56%), poco mossa Ferrari (+0,3%). Riparte il comparto del
lusso da Moncler e Roichemont (+1,15% entrambe) a Kering (+1%),
Hermes (+0,7%) ed Lvmh (+0,65%). Rialzi per i bancari Unicredit
(+1,65%), Bbva (+1,1%), Bper (+1%), NatWest (+0,95%) e SocGen
(+0,65%). Più caute Intesa (+0,4%), Mps (+0,45%) e Banco Bpm
(+0,26%)
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