Avvio di seduta difficile per
Piazza Affari, con gli investitori che si trovano a gestire una
nuova dose di incertezza della pandemia di Covid dopo che il ceo
di Moderna, Stephane Bancel, ha previsto che serviranno diversi
mesi prima di avviare la produzione su larga scala di vaccini
efficaci contro la variante Omicron.
Il Ftse MIb perde l'1,3% appesantito da Stellantis (-3,4%),
Banca Generali e Prysmian (-2%), Mediolanum (-1,9%), Leonardo
(-2,8%) ed Exor (-1,8%). Pesanti Eni (-1,9%) e Tenaris (-1,6%),
che scontano il nuovo scivolone del petrolio: i titoli
energetici sono il comparto più penalizzato in Europa, davanti
a banche, auto, retailer e titoli legati i viaggi e al turismo.
Tra i bancari soffrono Banco Bpm (-1,3%) e Intesa (-1,2%),
vendite anche sugli assicurativi Unipol e Generali (-1,1%
entrambe). Saipem limita i danni (-0,9%) grazie a un nuovo
contratto da 660 milioni di euro, Tim gira in calo (-0,7%) dopo
un avvio positivo mentre Diasorin continua a beneficiare della
recrudescenza della pandemia (+3,4%). Fuori dal Ftse Mib nuovo
calo per la Juventus (-1,3%), che sconta l'inchiesta della
Procura di Torino sulle plusvalenze e gli effetti dell'aumento
di capitale.
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