Piazza Affari risale dai minimi
della mattinata ma resta pesante, al pari degli altri listini
europei, in scia alle preoccupazioni per la variante Omicron del
Covid e all'incertezza dei suoi impatti sull'economia. Il Ftse
Mib cede l'1,6%, Francoforte l'1,5%, Londra e Parigi l'1,4%
mentre Madrid indossa la maglia nera (-2%).
I timori per una frenata dell'economia e per nuove
restrizioni impattano anche sul petrolio, che vede il brent
cedere il 2,9% a 71,31 dollari al barile e il wti scendere del
2,6% a 68,15 dollari. Sale invece il prezzo del gas naturale,
che sconta i timori di un inverno freddo e attende l'esito di
alcune aste di gas russo che daranno il polso della
disponibilità di Mosca ad aprire i rubinetti verso l'Europa. I
future sul mercato di Amsterdam, benchmark del prezzo del gas
europeo, avanzano del 5,2% a 98,3 euro al megawattora in un
contesto in cui i prezzi dell'energia hanno contribuito al balzo
del 4,9% dell'inflazione dell'Eurozona a novembre.
A Piazza Affari soffrono Stellantis (-3,7%), Mediolanum
(-2,7%), Tenaris (-2,6%), Cnh (-2,6%), Leonardo (-2,5%), Eni
(-2,4%) ed Exor (-2,4%), che terrà oggi il suo investor day. In
Europa a pagare dazio sono soprattutto i titoli dell'energia,
per effetto del calo del petrolio, quelli dipendenti dal ciclo
economico, come auto e retailer, e i titoli legati al turismo e
ai viaggi.
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