Proseguono la seduta in ribasso le
principali Borse europee, in piena stagione di trimestrali e
alla vigilia delle riunione della Bce, da cui gli analisti
attendono un atteggiamento morbido, tra i timori dei mercati per
la spinta inflattiva. Negli Usa, in attesa dell'apertura di Wall
Street, sono negativi i future, con in calendario la diffusione
di dati macroeconomici sugli ordini di bene durevoli, di quelli
dell'Eia su scorte e produzione di greggio e trimestrali di
alcuni big, da Cola Cola a Mc Donald's e Boeing, dopo che nella
notte sono state diffuse quelle di altri giganti, come Google e
Microsoft. Calmo l'oro (-0,6%) a 1.790 dollari l'oncia. In
Europa la Piazza peggiore è Madrid (-0,4%), seguita da Parigi
(-0,3%), Francoforte e Londra (-0,2%). In linea Milano (-0,4%),
con lo spread Btp-Bund a 110,9 punti e il rendimento del
decennale italiano allo 0,94%.
L'indice d'area del Vecchio continente, Stoxx 600, perde lo
0,3%, sotto il peso soprattutto del comparto energia. Tutti in
rosso i petroliferi, iniziando da Neste (-3,8%), Galp (-3,3%) e
Equinor (-2,7%), col greggio in discesa (wti -1,2%) a 83,6
dollari e il brent a 85,5 dollari. In calo il prezzo del gas
naturale in Europa, con le quotazioni ad Amsterdam che fanno
segnare un -2,2% a 86,5 euro al MWh. Bene le utility, a
cominciare da Centrica (+1,7%) e National Grid (+1,3%).
In rosso la maggioranza delle banche, da Banco Santander
(-2,4%) con i conti a Danske Bank (-2,4%) e Barclays (-1%), con
eccezioni come Lloyds (+0,2%) e Mediobanca (+0,9%) dopo i conti.
In negativo molte auto, da Renault (-0,7%) a Volkswagen (-0,7%),
meglio Stellantis (-0,08%), in controtendenza Daimler (+0,2%) e
Bmw (+0,1%). Pesante il metallurgico, in particolare Norsk Hydro
(-4,8%) nell'alluminio e l'estrattivo per Glencore (-2,2%) e
Boliden (-2%). Tra i farmaceutici molti i ribassi, come per
Vifor (-5,8%) e Novartis (-1,7%), con qualche caso di guadagni,
come per AstraZeneca (+0,7%) e Merck (+0,7%). Bene
l'immobiliare, con esempi quali Sbb (+3,4%), Unite Group (+1,7%)
e Covivio (+1,6%). In ordine sparso i semiconduttori, con
guadagni, come per Asm (+6,5%) e Be Semiconductor (+6,1%) e cali
come quelli di Stm (-1,3%) e Infineon (-1,1%).
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