Nel passaggio di parte di Alitalia
in Ita, in termini di ramo di azienda, si sta tentando di
annullare le tutele occupazionale previste dalla normativa Ue e
italiana mettendo a rischio 8 mila posti di lavoro. Lo afferma
il sindacato Cub-Trasporti che parla di un decreto ad hoc
definito della "vergogna".
"Ieri sono terminati i lavori in Commissione Trasporti che,
in seduta congiunta con la Commissione Ambiente, ha licenziato
il testo del Decreto Infrastrutture e Trasporti. Tale decreto ha
sancito la possibilità per Ita di acquisire 'singoli beni e
pezzi di ramo d'azienda', nel tentativo di aggirare le
previsioni dell'art. 2112 del Codice Civile sulla tutela
occupazionale nel passaggio delle attività ada Alitalia",
afferma il sindacato di base. Gli emendamenti "a favore delle
tutele, presentati da Leu e Fdi, sono stati bocciati". Il
Decreto, domani inviato alla Camera dei Deputati, "sarà votato
giovedì o venerdì con la fiducia per evitare qualsiasi sorpresa
ed impedire qualsiasi dibattito in Aula e poi sarà approvato in
Senato".
"Si introduce - afferma Antonio Amoroso, segretario nazionale
della Cub-Trasporti - un principio pericolosissimo per ora per
Alitalia per non garantire le tutele occupazionali. In futuro
per tutti i dipendenti di qualsiasi azienda". Domani mattina si
svolgerà un presidio davanti allo scalo romano di Fiumicino e
viene annunciato anche un corteo, in data da definire, in centro
a Roma.
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