Eni annuncia una nuova scoperta a
olio nell'offshore messicano, situato nelle acque medio-profonde
del Blocco 10, nel bacino di Sureste. Le stime preliminari
indicano possa contenere tra 150 e 200 Mboe (milioni di barili
di petrolio equivalente) in posto.
"Il pozzo esplorativo Sayulita-1 Exp, che ha portato alla
scoperta, è il settimo pozzo esplorativo di successo perforato
da Eni Messico nel bacino di Sureste, ed è il secondo pozzo
contrattuale del blocco - spiega il gruppo petrolifero in una
nota - Si trova a circa 70 chilometri dalla costa, a circa 15
chilometri dalla precedente scoperta ad olio di Saasken, ed è
stato perforato dall'impianto semisommergibile Valaris 8505 in
325 metri di profondità d'acqua, raggiungendo una profondità
complessiva di 1758 metri ssl. Sul pozzo è stata condotta una
intensa campagna di acquisizione dati che indicano capacità
produttive sino a circa 3.000 barili giorno. La Joint Venture
del Blocco 10 è composta da Eni (Operatore, 65%), Lukoil (20%) e
Capricorn, una consociata interamente controllata da Cairn
Energy Plc (15%).
"Il Messico è un paese chiave nella strategia di futura
crescita organica di Eni, che attualmente produce più di 20.000
barili di petrolio equivalente al giorno (boed) dall'Area 1 in
configurazione di produzione anticipata, e prevede di salire a
65.000 boed nel 2022 e raggiungere un plateau di 90.000 boed nel
2025", si legge nella nota. Eni è presente in Messico dal 2006
e nel 2015 ha costituito la sua controllata al 100% Eni Mexico.
Attualmente Eni detiene interessi in otto blocchi di
esplorazione e produzione (sei come Operatore), tutti situati
nel Bacino di Sureste nel Golfo del Messico, dove sta portando
avanti un'importante campagna di esplorazione/delineazione.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA