Migliorano di qualche decimale, ma
restano in ordine sparso le principali Borse europee verso fine
seduta, mentre il covid 19 resta tra le questioni principali,
tra corsa ai vaccini e restrizioni di movimento, e mentre è in
corso la riunione dell'Opec+, l'Arabia Saudita valuta un
ulteriore taglio della propria quota e il greggio vola (wti
+4,7%) a 64,1 dollari al barile. La migliore è Madrid (+0,2%),
seguita da Parigi (+0,1%), Francoforte (-0,1%) e Londra (-0,2%).
Qualche piccolo guadagno a Milano (+0,1%), con lo spread a
105,1.
L'indice d'area del Vecchio continente perde lo 0,3%, ma è
sostenuto dai petroliferi, che corrono col prezzo del greggio in
salita, a iniziare da Toal, Bp, Galp e Eni (tutti +3%) e con
utility e beni di prima necessità in forma. In ordine sparso i
farmaceutici, con forti perdite per Novartis (-3,3%), mentre
crescono Roche e Novartis (entrambi +1,7%). Banche quasi tutte
in rosso, da Standard Chartered (-3,9%) a Unicredit (-2%), con
eccezioni nei Paesi del Nordeuropa. A più velocità le auto, con
guadagni per Volkswagen (+2,2%) e perdite per Stellantis
(-0,6%). Tonfo dei semiconduttori, da Be Semiconductor (-6,9%) a
Infineon (-6,4%).
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