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Lovely boy, eccessi e speranza di un trapper

Indigo Film e Vision Distribution

Lovely boy, eccessi e speranza di un trapper

Con Carpenzano film di Lettieri su disperazione di un talento

ROMA, 14 settembre 2021, 09:50

di Francesca Pierleoni

ANSACheck

la copertina di Lovely boy - RIPRODUZIONE RISERVATA

la copertina di Lovely boy - RIPRODUZIONE RISERVATA
la copertina di Lovely boy - RIPRODUZIONE RISERVATA

 Un talento giovane, difficile da gestire, una popolarità alle porte che esalta e spaventa ma soprattutto la dipendenza sempre più profonda dalle droghe, che finisce per distorcere il suo rapporto con la realtà. E' il percorso di vita che attraversa Lovely Boy, nome d'arte di Niccolò, detto Nic (un bravissimo Andrea Carpenzano), ventenne 'trapper' con un'anima un po' punk, tatuaggi sul viso e testi provocatori, in Lovely Boy di Francesco Lettieri, film Sky Original, prodotto da Indigo Film e Vision Distribution, che è stato presentato fuori concorso alle Giornate degli Autori alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia , è in sala il 13-14-15 settembre e poi dal 4 ottobre in prima tv assoluta su Sky Cinema e in streaming su NOW. "Abbiamo scritto la storia prendendo molto della realtà dei ragazzi, usando come fonte anche i profili social di vari trapper. Poi ci siamo resi conto che il rischio per film era che scimmiottasse il mondo reale, per cui siamo passati a creare un mondo originale, dai tatuaggi alle canzoni" ha sottolineato Lettieri, già affermato autore di videoclip per, fra gli altri, Calcutta, Thegiornalisti, Noyz Narcos, Carl Brave x Franco 126, qui al secondo film dopo Ultras. "Le situazioni nel film sono davanti agli occhi di tutti" ha spiegato Carpenzano, che per prepararsi al ruolo si è basato "sull'osservazione, dal modo di cantare a quello di parlare, tra ricordi vecchi e recenti".
    Nella storia, il romano Nic, sempre più instabile, arriva alla rottura con l'amico Borneo (Enrico Borello), altra metà nel duo trap XXG, e distrugge il rapporto con la compagna Fabi (Ludovica Martino). Una situazione che spinge i genitori a portarlo in una comunità di recupero fra le Dolomiti, dove fra pazienti molto più grandi lui crea un legame profondo con uno degli operatori, Daniele (Daniele Del Plavignano, che ha veramente lavorato in una comunità).
    "Anche nella disperazione, nel vuoto, nel nichilismo, la speranza sta nell'umanità e nell'amore - ha aggiuntp Lettieri -.
    Questa è una storia molto semplice, di un ragazzo che si perde e che ritrova la normalità nel dialogo con una persona come Daniele". Fabi nel racconto "è una bellissima luce che però non basta a Nic - ha commentato Ludovica Martino che aveva già recitato con Carpenzano in Il Campione -. Niccolò quando usa le droghe si allontana da tutto e tutti, lei porta avanti da sola la relazione fino a prendere a una decisione fondamentale".
    Venendo alla musica, grande protagonista nel film, "già conoscevo la trap, perché ascolto di tutto, da Paolo Conte a Sferaebbasta - ha spiegato Carpenzano -. Mi interessava il film anche perché era difficile raccontare questo mondo, come lo era raccontare il calcio ne Il campione... faccio il kamikaze in questo mestiere". Qui in una scena "mi è anche venuto un attacco di panico".
   

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