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Gazzelle, 'scrivere canzoni è libertà, l'Olimpico è un sogno'

Gazzelle, 'scrivere canzoni è libertà, l'Olimpico è un sogno'

Esce il nuovo album Dentro, "quarta stagione della mia vita"

ROMA, 19 maggio 2023, 19:32

di Claudia Fascia

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Ogni nuovo album un nuovo capitolo della sua vita, "come fosse una lunga serie tv. E ogni disco diventa una stagione della mia vita". Gazzelle descrive così i suoi lavori: tessere del puzzle che è la sua esistenza, tasselli in evoluzione. "Pezzetti della mia storia che vanno ad aggiungersi uno all'altro e che, in modo consequenziale, mi raccontano". Con Dentro, in uscita il 19 maggio (Maciste Dischi/Artist First), siamo alla "quarta stagione" in sei anni di carriera discografica e con alle spalle successi come Destri (quattro volte platino) e Non sei tu (doppio platino). Un lavoro che già dal titolo esprime la necessità di andare a fondo, prima di tutto di se stessi. "Non è un caso che nel disco non ci sia una traccia con quel titolo. È un modo per enfatizzare il fatto che è un album intimo, ricco, in cui ho deciso di entrare davvero dentro di me. Anche per provare a capire cosa è successo negli ultimi due anni, cosa si è mosso dentro di me. E' stato un lavoro lungo, complesso, di analisi. Ho provato a raccontare due anni di vita dentro e fuori di me". In tutti i dodici brani (sei dei quali rilasciati prima della pubblicazione del disco) Gazzelle riesce - come ha sempre dimostrato di saper fare - a raccontarsi nella sua quotidianità attraverso la musica, e forse in uno più degli altri: Flavio, che è poi il vero nome dell'artista. "È il brano in cui ho raccontato la mia vita privata e quella lavorativa, anche in maniera ironica, cercando di sdrammatizzare - spiega il 33enne cantautore romano che non ha mai negato anche nel look, jeans, frangetta e occhiali scuri, la sua passione per gli Oasis e per il brit-pop -. Avevo bisogno di tirare le somme e capire cosa fosse capitato". Perché gestire il successo non è sempre facile. "All'inizio mi ha un po' travolto, poi mi sono adattato, raggiungendo un certo grado di consapevolezza. Ora mi conosco un po' meglio, ma so che non ho ancora finito di analizzarmi, andrò avanti scrivendo canzoni perché scrivere canzoni è libertà. Mi libera a tirar fuori le cose ingombranti che ho dentro". Dentro è anche un omaggio alla sua Roma, sia nelle collaborazioni - tutti e tre i feat sono con artisti romani, thasup (in Quello che eravamo prima), Fulminacci (Milioni), Noyz Narcos (Roma) - che in uno dei brani intitolato proprio alla capitale. "La scelta di artisti tutti romani è una casualità. Non ci avevo fatto caso. Non è stata una scelta a monte. La dedica a Roma invece è una cosa nuova per me: ho sentito la voglia di scrivere una canzone d'amore per la mia città, non perché sia migliore o più bella di altre ma perché è la mia città. L'ho cantata con Noyz che è uno dei simboli di Roma, da rapper è forse uno dei più lontani da me. Mi piaceva raccontare il suo punto di vista su Roma, lui che vive a Milano". A lasciare la Grande Bellezza ci ha pensato tante volte, Gazzelle, ma "ci ho solo pensato, poi non l'ho mai fatto". E ora la sua città lo ripaga con un sogno inseguito tutta la vita: un live tutto suo allo stadio Olimpico il 9 giugno, unico appuntamento per l'estate. "Difficile spiegare cosa si prova. È veramente il sogno di tutta la vita. L'ho immaginato fin da quando avevo 6 o 7 anni. Lo stadio di casa amplifica tutto. A Roma ho iniziato dai baretti, poi nei club, nei festival, all'Atlantico, all'Auditorium, al Rock in Roma. L'Olimpico è un punto di arrivo ma anche di partenza. Ed è la cosa che ad oggi mi rende più fiero ed orgoglioso. Qui da spettatore ho visto Vasco, Liga, Ed Sheeran, ma il mio concerto lo immagino profondamente unico nel suo genere. In qualche modo lo immagino intimo, tranquillo. Come se fossimo a casa mia, anche se in 50mila. L'unica intenzione sarà creare energia positiva".

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