(dell'inviata Mauretta Capuano)
L'infedeltà e i tormenti di una
donna divisa tra il marito Peter e i figli e l'amico di vecchia
data Jonas con il quale inaspettatamente scoppia dopo tanti anni
l'amore. Miranda Cowley Heller dà voce alla colpa e al perdono
nel suo romanzo d'esordio 'Il palazzo di carta' (Garzanti) con
cui è al Salone del Libro di Torino.
"Non ci sono flashback nella storia, compiamo un viaggio con
Elle, la protagonista, in 24 ore in cui si scoprono 50 anni di
vita e perché ha tradito. Dopo 30-40 anni di amicizia con Jonas
perché quell'ultima notte? Questo è il mistero emotivo che si
rincorre all'interno di tutto il romanzo. Non è tanto il chi ma
il perché che indago" dice all'ANSA la Cowley Heller che divide
il suo tempo tra Londra, Cape Code e Los Angeles e ha lavorato
per il canale HBO.
E anche il perdono è parte del perché. Elle non può stare con
Jonas e non può dire a Peter quello che è successo. "C'è nel
mezzo una menzogna che le impedisce di poter vivere il suo amore
con Peter a cui non può confessare quanto è accaduto perché lo
ha promesso a Jonas. In fondo lei non vuol essere perdonata
perché sa che se dicesse al marito cosa è successo, lui la
perdonerebbe" spiega la scrittrice che prima è stata autrice di
poesie pubblicate online e su riviste. "Ma ho sempre pensato che
prima o poi avrei scritto un romanzo e sapevo nel fondo di
essere una scrittrice" spiega la Cowley Heller che ama l'Italia
dove ha vissuto per tre anni tempo fa a Pietrasanta.
Un senso di mistero attraversa tutta la storia. "E' un romanzo
letterario. Per me la parola scritta è la quintessenza di quello
che faccio. La storia di per se ha nel mistero un elemento
propulsore, spinge il lettore a voler continuare a leggere"
sottolinea.
Ma cosa pensa della situazione delle donne nel mondo, con i
femminicidi sempre in crescita?
"Ho descritto una donna vera che ha ancora una sessualità, che
non è troppo saggia, che sta ancora imparando, che ha le sue
qualità e difetti. Ma quello che sta succedendo nel mondo è
terrificante se penso ala situazione delle donne in Afganistan o
a quello che è successo con la guerra in Ucraina. Quello che
posso fare io con la scrittura è raccontare delle donne forti,
potenti e sono così tutte figure femminili all'interno del
romanzo. Sono forti, potenti, in grado di sopportare eventi
terribili e uscirne ancor più forti" sottolinea la scrittrice e
fa notare con allarme che in America "stiamo assistendo
all'eliminazione del diritto che una donna ha di abortire. Molti
Stati in Usa stanno rendendo l'aborto illegale ora". E annuncia
che 'Il palazzo di carta' diventerà "una miniserie in sei
episodi per Hbo e io sto scrivendo la sceneggiatura".
Un nuovo libro? "Prima di un altro romanzo ci sarà la poesia per
liberarmi la testa" dice spostando i lungi capelli biondi.
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