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Franzen, nuovo romanzo per i fan di "Correzioni"

Libri

Franzen, nuovo romanzo per i fan di "Correzioni"

"Crossroads", famiglia in crisi nel Midwest, da' via a trilogia

NEW YORK, 28 settembre 2021, 17:00

(di Alessandra Baldini)

ANSACheck

Jonathan Franzen - RIPRODUZIONE RISERVATA

Jonathan Franzen - RIPRODUZIONE RISERVATA
Jonathan Franzen - RIPRODUZIONE RISERVATA

 Vent'anni dopo "Le Correzioni", Jonathan Franzen torna a raccontare una saga familiare portando i suoi lettori nel cuore del Paese: "Crossroads", il nuovo romanzo del 59enne scrittore pubblicato negli Usa il 5 ottobre e contemporaneamente in Italia con Einaudi, sara' il primo della trilogia "A Key to All Mithologies", le chiavi di tutte le mitologie, un riferimento al titolo del saggio teologico su cui da decenni e' al lavoro il reverendo Edward Cauasbon nel romanzo di George Eliot "Middlemarch".
    Per i fan di "Correzioni", ma anche di "Purity", "Liberta'", "La Ventisettesima Citta"' e "Forte Movimento", lo sfondo stavolta e' New Prospect Township, un immaginario sobborgo nei pressi di Chicago dove abitano il pastore presbiteriano Russ Hildebrandt, la moglie Marion e i quattro figli, Clem, Becky, Perry e Judson, quest'ultimo che avrebbe l'eta' di Franzen e non compare come voce narrante di "Crossroads". Di nuovo una famiglia dunque e di nuovo il Midwest di "Correzioni" sono al centro della trama, ambientata all'inizio dei tumultuosi anni Settanta in un microcosmo di sogni, paure, rivalità e sensi di colpa tra sesso, droga e rock'n'roll ma anche crisi spirituali in un ambiente sempre piu' secolarizzato.
    Russ e Marion sono in crisi, lui concupisce invano la bella vedova Frances Cottrell che ne mette alla prova fede e matrimonio e detesta il piu' giovane reverendo Rick Ambrose, carismatico e manipolatore, che ha preso in mano il gruppo giovanile da lui fondato, Crossroads per l'appunto, indirizzandolo da una visione di attivismo sociale all'introspezione psicologica dei suoi membri che anticipa il "Decennio dell'Io" che sta per venire. Ogni capitolo manda avanti la trama dal punto di vista di un membro dell famiglia Hildebrandt.
    A Russ il primo. Da giovane marciava con Stokey Carmichael contro la segregazione razziale e quando lui e Marion, appena sposati, abitavano a New York, era diventato il punto di riferimento di altri giovani seminaristi che tre o quattro sere alla settimana si ritrovavano da loro a fumare, ascoltare jazz e discutere sul futuro della cristianita'. Una coppia "cool" entrata in crisi in parallelo con la crisi di valori negli Stati Uniti dei primi anni Settanta. Nella sua chiesa dei sobborghi, Russ teme di esser diventato "un parassita dell'ultimo giorno, una frode". E gli viene da pensare che "tutti i bianchi sono una frode, una razza di fantasmi parassiti, e nessuno piu' di lui".
    Marion a sua volta teme che i brutti segreti che ha sempre nascosto a Russ stiano per venire a galla mentre i figli giudicano il padre con crescente disgusto: "Hai idea di quanto e' imbarazzante essere tuo figlio?", gli dice Clem, il maggiore, che decide di partire per il Vietnam rifiutando il pacifismo del padre. Becky intanto, la ragazza piú popolare della scuola, sta cercando di attirare l'attenzione di Dio e insieme quella di un giovane cantante folk, mentre Perry, quindicenne problematico e geniale decide per Natale di smetterla con la marijuana, ma non sempre i buoni propositi producono i risultati voluti.
   

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