Letture ed eventi in piazza in
varie città d'Italia e all'estero in 12 Istituti di cultura
italiana e ovviamente nelle scuole. Sono le iniziative del
Centro per il libro e la lettura, l'Istituto autonomo del
Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo
che dipende dalla Direzione Generale Biblioteche e diritto
d'autore, in occasione dei 700 anni dalla morte di Dante
Alighieri. Lo ha annunciato il direttore del Cepell, Angelo
Piero Cappello.
Quasi tutte le manifestazioni si svolgeranno in estate, in
modo da consentirne lo svolgimento all'aperto e nel rispetto
delle misure anti-Covid-19.
Un momento particolare sarà Taormina il 18 giugno prossimo,
alla prima storica edizione degli "Stati Generali dei Patti per
la lettura", nel contesto del festival del libro, Taobuk. Il
giorno dopo, al Teatro greco, si svolgerà la prima puntata della
rassegna di letture in piazza, "Taormina legge Dante", che
continuerà nelle città con qualifica "Città che legge" o "Patto
per la lettura": "Roma legge Dante" (a Massenzio, con due
attrici) e via via Padova, Lecce ed altre. Ovunque si seguirà lo
stesso format: l'introduzione a cura di un dantista, poi le
letture, non solo dalla Divina Commedia, un intermezzo musicale
e un momento conclusivo. Dal 19 giugno al primo ottobre.
Per la rete estera, invece, il Cepell ha organizzato dal 21
marzo (Giornata mondiale della poesia) al 25 marzo (Dante dì)
una maratona di letture e interventi in collegamento con 12
istituti italiani di cultura, sulla piattaforma online de La
Lettura. Ogni giorno collegamenti con due istituti dove saranno
letti brani di Dante nella lingua del Paese dove si trova
l'istituto e poi si svolgerà un commento, in italiano o in
lingua, sottotitolato. Dunque, tra gli altri, Parigi, Londra,
Berlino, Lisbona, Istanbul.
Infine, nell'ambito delle iniziative nelle scuole Libriamoci,
si svolgerà Libriamoci su Dante.
Se Dante è anche il poeta della metamorfosi, dall'uomo al
divino e se "fatti non foste per viver come bruti, ma per seguir
virtute e conoscenza", soprattutto in periodo pandemico per
Angelo Piero Cappello occorre "riflettere sulle metamorfosi a
cui siamo soggetti, e di cui vogliamo diventare consapevoli
protagonisti: per correggere la rotta del cambiamento, se
necessario, e indirizzarla verso un futuro costruito a partire
dalla conoscenza e dalla libertà, figlie virtuose, entrambe,
della lettura e della cultura".
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