Dopo Mozart, Rossini, Maestri al
Martini e varie altre pubblicazioni, la preziosa collana
editoriale del Conservatorio "Giovanni Battista Martini" di
Bologna va a colmare quella che finora poteva considerarsi una
vera e propria lacuna sulla conoscenza di Adriano Banchieri,
dotto e singolare frate e musicista bolognese vissuto fra il
1568 e il 1634. Il volume, dal titolo 'Il Dissonante Operoso', è
il frutto di numerosi contributi di studiosi e conoscitori di
Banchieri e nasce da un'idea di Jadranka Bentini (presidente del
Conservatorio bolognese) curatrice assieme a Piero Mioli (già
docente di Storia della Musica nella stessa istituzione).
Partendo da un primo contributo di alcuni anni fa di uno dei
massimi esperti di Adriano Banchieri, Oscar Mischiati, il volume
di 506 pagine (pubblicato da Pendragon) è il primo trattato
italiano sul compositore, un monografia che è radicata e
contestualizzata anche alla cultura della città di Bologna. Il
titolo, Il Dissonante Operoso, testimonia la figura eclettica e
poliedrica di Banchieri, fondatore di accademie ma anche grande
viaggiatore ed esperto di dialetti che ha anche usato nelle sue
composizioni. Tra le sue opere si trovano commedie che fanno
ridere, messe che accompagnano la liturgia, metodi che
istruiscono i giovani organisti, infine canzonette e madrigali
in quantità che scherzano con sciocchezze di vecchi, astuzie di
giovani, novelle e chiacchiere e barzellette da accademia
"florida" e da "villa" suburbana.
In attesa di una serie di concerti in programma per il 2023,
le manifestazioni banchieriane previste dal Conservatorio
Martini continueranno il 16 novembre nella Sala Vasariana
dell'Istituto Ortopedico Rizzoli (vicino alla chiesa di S.
Michele in Bosco dove il maestro visse e operò) con la
presentazione del volume alla cittadinanza e con un concerto
curato dall'Ensemble di Musica Antica del Conservatorio stesso.
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