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Piccoli editori crescono, ma è allarme sulla carta

Piccoli editori crescono, ma è allarme sulla carta

Rappresentano 45% mercato. Bambine e donne 'lettrici forti'. Dati Aie a Più Libri

ROMA, 04 dicembre 2021, 12:16

di Mauretta Capuano

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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 Non si ferma la corsa dei piccoli e medi editori, che in Italia rappresentano il 45% del mercato, e vola oltre la pandemia. Nel 2021 i piccoli sono cresciuti più della media del mercato segnando un +25% contro un +22%. E sono i piccoli e piccolissimi, da 0 a 14 anni, la fascia d'età che legge di più nel nostro Paese con il 77% rispetto a una media nazionale del 56%. Si è aperta il 4 dicembre con grandi numeri sulla vitalità del libro e grande fiducia nel futuro dell'editoria libraria 'Più libri più liberi' , la fiera nazionale della piccola e media editoria alla Nuvola dell'Eur a Roma che festeggia 20 anni e torna in presenza fino all'8 dicembre. Lo ha sottolineato al taglio del nastro il ministro della Cultura Dario Franceschini: "credo sia una giornata veramente importante. Per molti anni abbiamo parlato di crisi del libro, della lettura, di ritardo rispetto agli altri paesi europei. Oggi possiamo finalmente guardare a un futuro in una logica diversa. C'è una crescita importante delle vendite, dei lettori". E il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri ha sottolineato: "questa manifestazione che oggi compie vent'anni è molto importante perché la piccola e media editoria è una componente centrale della nostra industria culturale". Arriva però anche l'allarme, lanciato dall'Associazione Italiana Editori e dalla Federazione Carta e Grafica sul rincaro della carta e gli approvvigionamenti che rappresenta una preoccupazione per tutta la filiera, ma soprattutto per i piccoli editori. "Sono un'emergenza a cui guardiamo con preoccupazione da diversi mesi" dice il presidente di Aie, Ricardo Franco Levi. Gli aumenti medi per la carta nell'ultimo anno sono stati del 20%, in alcuni casi superiori, secondo i dati raccolti dall'ufficio studi di Aie. E a questi rincari, che potrebbero avere nuovi rialzi già nei primi mesi del 2022, si sommano quelli per inchiostri, imballaggi, energia. "Per questo torniamo a chiedere misure di mitigazione dell'emergenza come il credito d'imposta per la produzione di libri. Di recente tale misura è stata riattivata, per il 2020 e il 2021, con il 'Decreto Rilancio', ma escludendo le imprese librarie" spiega Levi. Qualcosa di buono potrebbe però arrivare, come si augura il sottosegretario all'Editoria, Giuseppe Moles. "Negli ultimi mesi e negli ultimi anni il costo della carta è diventato esorbitante. Ho insistito molto inizialmente con una misura di 90 milioni e adesso anche in manovra, che spero sia approvata, con 120 milioni di credito di imposta sulla carta, proprio per il costo. Credo che il Parlamento possa ulteriormente migliorare la manovra e mi auguro ci possano essere iniziative anche per la media e piccola editoria" ha spiegato Moles. Le case editrici con vendite di libri di varia, romanzi e saggi, nei canali trade fino a 25 milioni di euro annui a prezzo di copertina, escluse partecipate e controllate di gruppi editoriali, sono 6.998, in crescita del 17% sul 2020 e hanno venduto complessivamente 612,4 milioni di euro di libri, oltre 120 milioni in più rispetto al 2020 (più 25%). Gli editori con vendite tra 10 e 25 milioni di euro sono balzati in un anno da 3 a 12 e quelli con meno di un milione di euro di vendite sono passati da 5.698 a 6.901. Un'effervescenza, secondo le indagini dell'Ufficio Studi Aie che promuove e organizza la fiera, che si trova anche nel mercato in generale: nei primi 11 mesi del 2021 e quindi escludendo il Natale che è un periodo d'oro, è stato venduto il 25% di libri in più rispetto al 2020. E la fine del 2021 si stima in crescita, tra il 16,3% e il 12,6%, per l'editoria di varia, vale a dire romanzi saggi e fumetti venduti nelle librerie e nella grande distribuzione, rispetto al 2020. Ed è sceso il prezzo di copertina dei libri venduti, pari a 14,67 euro, in calo del 2,4% rispetto al 2020 e dell'1,7% rispetto al 2019. Il libro ha mostrato una grande resilienza e una rinascita oltre le aspettative, grazie anche al sostegno del governo con in iniziative come la "App18 che da quest'anno è diventata permanente e due fondi di emergenza, ciascuno di 30 milioni, per le biblioteche per l'acquisto di volumi in librerie di prossimità" , come ha ricordato Franceschini. In questo scenario positivo i lettori tra 0 e 14 anni, che sono 5,9 milioni in Italia, restano quelli che leggono di più. Ed è significativo che anche nella prima infanzia, come mostra l'indagine di Aie in collaborazione con Cepell, presentata per la prima volta, sono le bambine a superare i bambini nella lettura: l'80% contro il 75%. Li sorpassano in tutte le fasce d'età: 4-6 anni 97% contro 90%, 7-9 anni 85% contro 82%, 10-14 anni 72% contro 59%. Fa eccezione la fascia 0-3 anni dove prevalgono i maschi con l'80% contro il 74%. Le donne, secondo stime Ufficio studi Aie su dati NielsenIQ, nel 2021 dominano la top ten delle classifiche dei libri più venduti, guidata da scrittrici. Sul podio Stefania Auci con 'L'inverno dei Leoni' (Nord) seguita da Valerie Perrin con 'Cambiare l'acqua ai fiori,' (E/O) e al terzo Madeline Miller con 'La canzone di Achille' (Marsilio).

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