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Gli studi di Cinecittà tra passato e futuro sul New York Times

Gli studi di Cinecittà tra passato e futuro sul New York Times

Dal Decameron a Queer di Guadagnino, le nuove produzioni

ROMA, 08 giugno 2023, 10:06

Redazione ANSA

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Agli studi di Cinecittà, tra passato, presente e futuro è dedicato un lungo articolo di Elisabetta Povoledo per il New York Times. Attraversando gli studi storici la giornalista segnala tracce delle nuove produzioni: l'enorme torre di schermi off-limits per il set di Queer di Luca Guadagnino, con Daniel Craig. Poi ''stanze e cortili medievali per un adattamento Netflix del Decameron di Boccaccio''. Il regista britannico ''Joe Wright ha sequestrato cinque studi per la serie di otto episodi M: Il figlio del secolo, basata sul romanzo best-seller di Antonio Scurati sui primi anni di Benito Mussolini''. Per non parlare dell'enorme set, originariamente costruito per Rome della HBO, che fa da sfondo a Those about to die di Roland Emmerich. Così tante produzioni ''Sono state una forza trainante positiva", dice l'amministratore delegato di Cinecittà Nicola Maccanico al NYT che sottolinea come ''dopo decenni di alterne fortune, i leggendari studi di Roma sembrano rivivere un momento sfavillante''. ''Negli ultimi due anni, "siamo passati dal 30% di occupazione al 100% di occupazione", ha dichiarato ancora Maccanico. ''Cinecittà sta introducendo un importante restyling utilizzando i fondi dell'Unione Europea per il recupero post pandemico. Quattro teatri di posa esistenti saranno rinnovati e altri cinque dovrebbero essere costruiti entro il 2026. Un palcoscenico è già stato dotato di un gigantesco LED wall high-tech che consente di aggiungere effetti virtuali durante la produzione''.
    Lo scorso anno Cinecittà ha firmato un contratto quinquennale con il gruppo di produzione Fremantle per il noleggio di sei teatri di posa e Maccanico spiega che sta cercando di sviluppare partnership simili con ''produttori indipendenti, servizi di streaming o - perché no? - altri studi'', aggiungendo: ''Ecco perché la crescita è importante, perché ci permette di andare in questa direzione''. La seconda fase del piano di crescita di Maccanico prevede un accordo con una controllata statale per acquistare un terreno di 75 acri non lontano dagli studi originali.
   

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