(ANSA) - TORINO, 10 AGO - Aveva denunciato tra il 2014 e il
2015 botte, calci, pugni, schiaffi, umiliazioni ricevuti per
oltre 20 anni dal marito e il processo è arrivato sei anni dopo,
nel 2021. Un tempo che ieri ha costretto la giudice Stefania
Cugge a prosciogliere l'imputato, un uomo di 57 anni del
Chivassese, in provincia di Torino, per intervenuta
prescrizione. La vicenda viene riportata dal quotidiano La
Stampa, in cui i commenti dei legali delle due parti si
schierano su fronti opposti. "Il giudice ha applicato la legge
nel rispetto dei principi del giusto processo che impone la sua
celebrazione in tempi ragionevoli - afferma il difensore
dell'uomo, l'avvocato Pierpaolo Chiorazzo -. Tempi che in questo
caso non sono stati rispettati, a prescindere dall'eventuale
responsabilità del mio assistito". "Questa purtroppo era la
legge - dice la legale di parte civile, l'avvocata Sonia Maria
Cocca -. Ora, grazie al "Codice rosso" (legge del 2019 a tutela
della vittime di violenza domestica e di genere, ndr), le donne
sono maggiormente tutelate". (ANSA).
Denuncia 20 anni di botte, la prescrizione li cancella
La vicenda giudiziaria in provincia di Torino
