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Franco all'Abi: 'Molti rischi ma la crescita non si arresterà'

Visco: 'Mantenere la sostenibilità del debito pubblico'. Antonio Patuelli rieletto presidente. Il video dell'Assemblea annuale 

ROMA ANSA Eventi

Antonio Patuelli è stato "rieletto per acclamazione" presidente dell'Abi dal neoeletto consiglio dell'associazione, che si è riunito oggi dopo l'assemblea annuale pubblica e quella privata. Il consiglio, sottolinea una nota, ha accolto "l'indicazione unanime formulata ai sensi di Statuto dal Comitato esecutivo" lo scorso novembre 2021.  L'assemblea dell'Abi, dopo la parte pubblica, riunita in forma privata, spiega un comunicato, "ha inoltre completato le procedure di modifica dello Statuto, approvando all'unanimità quanto proposto dal Comitato di Presidenza, dal Comitato esecutivo e dal Consiglio dell'Abi". Con il nuovo Statuto "entrano immediatamente in carica due Presidenti emeriti: Piero Barucci e Maurizio Sella, che parteciperanno ai lavori del Consiglio e del Comitato esecutivo".

MOLTI RISCHI MA LA CRESCITA NON SI FERMERA'

Per il trimestre appena concluso "stimiamo una crescita robusta, che porta la crescita acquisita per il 2022 "sopra il 3%". Lo ha detto il ministro dell'Economia, Daniele Franco intervenendo all'assemblea dell'Abi. Nel trimestre la produzione industriale è aumentata, secondo le stime del Mef, del 2%. "Il governo intende proseguire" l'azione di contenimento dell'impatto del caro energia, ma gli interventi saranno "più selettivi" e calibrati sulle condizioni economiche delle famiglie, ha annunciato il Ministro.

"Le difficoltà e i rischi davanti a noi sono importanti, sarebbe tuttavia sbagliato abbandonarsi al pessimismo in una fase in cui ci sono molteplici segnali di fermento". Lo ha sottolineato il ministro dell'economia, Daniele Franco, all'assemblea Abi, evidenziando la crescita degli investimenti e gli effetti del Pnrr che si concretizzeranno dal 2023 al 2026. Franco ha ribadito i forti elementi di incertezza, ma anche che "esistono validi motivi per essere fiduciosi che con il dinamismo del nostro sistema produttivo, con un'incisiva azione di governo e con il contributo essenziale delle parti sociali la crescita non si arresterà".

L'Italia finirà in recessione solo nel caso di uno scenario di blocco delle forniture di gas dalla Russia. Lo afferma il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco secondo cui in questo scenario avverso il Pil (che dovrebbe crescere in linea con l'eurozona nel biennio) subirebbe "una contrazione nella media del biennio 2022-23, per tornare a crescere nel 2024". Si avrebbero "ricadute dirette di tale interruzione sui settori a più elevata intensità energetica, ulteriori rialzi nei prezzi delle materie prime, un più deciso rallentamento del commercio estero, un peggioramento della fiducia e un aumento dell'incertezza". 

Indicazioni "confortanti", sottolinea Visco, arrivano sul fronte dell'inflazione di medio-lungo periodo e "dalla dinamica delle retribuzioni, che non sembra al momento indicare l'avvio di una pericolosa rincorsa tra prezzi e salari" secondo il quale questi segnali rilevano come l'obiettivo di riportare l'inflazione in linea "può avvenire mediante una normalizzazione graduale della politica monetaria e senza causare una brusca frenata dell'economia".

Gli effetti della guerra, il ritorno dell'inflazione, l'uscita dal decennio dei tassi zero e lo spettro della recessione sono al centro dell'assemblea annuale dell'Abi in corso a Roma alla presenza del governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco, del ministro dell'Economia Daniele Franco e dei vertici degli istituti di credito. I lavori saranno trasmessi sul sito dell'associazione, www.abi.it e su quello dell'ANSA

IL VIDEO

FRANCO: AVANTI CON INTERVENTI SUL CASO ENERGIA, MA INTERVENTI SELETTIVI "Il governo intende proseguire" l'azione di contenimento dell'impatto del caro energia, ma gli interventi saranno "più selettivi" e calibrati sulle condizioni economiche delle famiglie. Lo ha detto il ministro dell'Economia, Daniele Franco, all'assemblea dell'Abi secondo il quale l'aumento dei prezzi legato all'energia "non sembra destinato a rientrare rapidamente". Franco ha spiegato che il quadro macro "si è deteriorato bruscamente" con l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. "Pesano soprattutto gli aumenti dell'energia", ha detto.

SUPERBONUS: CABINA DI REGIA PER IL RECUPERO DELLE SOMME DELLE FRODI Nei prossimi giorni si "riunirà la cabina di regia" fra Gdf, ministeri e altri organi pubblici con l'obiettivo di recuperare le somme delle frodi nel superbonus. Lo annuncia Franco che  ha ricordato come siano stati rilevati 5,7 miliardi di "crediti inesistenti, di cui 2 già incassati". Il governo, ricorda, è intervenuto più volte" per rafforzare i controlli e istituire dei presidi anti truffa a correzione della normativa originaria.

FAR CRESCERE L'OCCUPAZIONE, PRIORITARIO IL TAGLIO DEL CUNEO Uno degli obiettivi a cui l'Italia deve puntare per far fronte ai possibili rischi di "battuta d'arresto" dell'economia è "accrescere il tasso di occupazione che è particolarmente basso, guardando ai giovani, alle donne e al Mezzogiorno". Lo ha sottolineato il ministro dell'Economia secondo il quale  "la riduzione del cuneo fiscale è prioritaria". La questione sarà affrontata nella legge di bilancio, ha aggiunto.

IL COSTO DEL NOSTRO DEBITO E' IN LINEA "Le condizioni di finanziamento del nostro debito restano complessivamente favorevoli. Il costo medio del debito pubblico italiano nel 2022 rimarrà in linea con quello dello scorso anno, ben al di sotto del tasso di crescita nominale del Pil" ha sottolineato Franco. "Al di là della marcata volatilità dei mercati finanziari - ha spiegato - sono fiducioso che la sostenibilità della finanza pubblica e l'impegno del governo a raggiungere gli obiettivi dei documenti ufficiali contribuiranno a ristabilire condizioni più stabili sui mercati e rendimenti in linea con i fondamentali della nostra economia". Il Ministro ha affermato di aspettarsi per quest'anno una "significativa riduzione del rapporto debito-Pil" evidenziando i risultati del fabbisogno, "dimezzato nei primi sei mesi, con un miglioramento molto ampio". "Per i prossimi anni - ha aggiunto - è cruciale che la riduzione del rapporto rimanga una priorità. Ciò richiede prudenza fiscale e un tasso di crescita soddisfacente".

VISCO:  'MANTENERE LA SOSTENIBILITÀ DEL DEBITO PUBBLICO'
La Bce è impegnata contro le reazioni "non giustificate dei mercati" ma il "pieno successo della politica monetaria dipenderà anche dall'impegno condiviso, nei fatti, nelle proposte e nelle richieste di interventi di bilancio, a mantenere i debiti pubblici su un percorso che ne continui ad assicurare la piena sostenibilità". E' quanto ammonisce il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco all'assemblea annuale Abi secondo cui alla Bce "si deve affiancare una chiara determinazione delle autorità fiscali a mantenere le finanze pubbliche in un percorso di riequilibrio".  "Reazioni sui mercati finanziari non giustificate dai fondamentali dei diversi paesi", "potranno essere contrastate utilizzando con decisione, come già accaduto in passato, tutti gli strumenti in possesso della banca centrale e, se necessario, impiegandone di nuovi": Lo afferma il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco all'assemblea annuale Abi secondo cui "affinché l'azione della banca centrale sia efficace è cruciale che non vi siano amplificazioni del costo del denaro in singole giurisdizioni (paesi ndr)".

BANCHE CENTRALI HANNO SBAGLIATO SULL'INFLAZIONE, CIO' E' DOVUTO AL BALZO DEL GAS "E' vero" che "le banche centrali abbiano sbagliato nelle previsioni" sull'inflazione ma questi errori dipendono "per il 90% dall'aumento dei costi dell'energia", spiega il governatore  che ricorda come prima della pandemia il prezzo del gas era pari a 10 euro per megawattora per passare a 30 un anno fa e quindi a 80 e poi a 180 euro "in seguito alle ulteriori riduzioni delle forniture dalla Russia".

PIL RALLENTA, LE BANCHE SIANO PRUDENTI SUI DIVIDENDI Il rallentamento del Pil e il "rischio di una contrazione dell'attività economica" devono indurre le banche a "tenerne opportunamente conto" nelle "politiche di distribuzioni degli utili e degli accantonamenti" ha suggerito Visco secondo il quale  "le banche italiane affrontano questa difficile situazione congiunturale partendo da una condizione complessivamente equilibrata". "Alla fine di marzo il rapporto tra il capitale di migliore qualità e gli attivi ponderati per il rischio (CET1 ratio) era pari al 14,6 per cento; nonostante la ripresa nella distribuzione dei dividendi, rimane più alto dei valori precedenti lo scoppio della pandemia". Inoltre il flusso di nuovi crediti deteriorati in rapporto al totale dei prestiti, in ragione d'anno e al netto degli effetti stagionali, è sceso di 2 decimi di punto nei primi tre mesi di quest'anno, all'1 per cento". Sono invece in aumento le perdite sul portafoglio titoli legate alla volatilità dei mercati. Certo, riconosce Visco, "le condizioni di offerta del credito sono divenute negli ultimi mesi meno favorevoli, anche se i prestiti al settore privato non finanziario continuano a crescere, sia pure a ritmi moderati per le imprese".

RIALZO TASSI BCE NON FRENA I PRESTITI DELLE BANCHE Il rialzo dei tassi di interesse "non dovrebbe frenare" l'andamento dei prestiti delle banche, ritiene il governatore della Banca d'Italia secondo cui "l'impatto sulla redditività delle banche sarebbe nel complesso positivo grazie all'espansione del margine di interesse, il cui andamento dipenderà dalla struttura per scadenze delle attività e delle passività delle singole banche, con differenze anche significative tra gli intermediari". Nel medio periodo, sottolinea il governatore, "l'ammontare delle rettifiche aggiuntive corrispondenti all'aumento dei crediti deteriorati dovrebbe essere più che compensato dall'effetto positivo del rialzo dei tassi sul margine di interesse".

ATTENZIONE SU ALCUNE BNCHE PICCOLE, C'E' RISCHIO DI CRISI La Banca d'Italia mantiene alta l'attenzione e ha chiesto "di valutare ogni azione" su alcuni istituti di credito medio-piccoli sotto la sua diretta supervisione dove potrebbero esserci delle situazioni che potrebbero degenerare in crisi, chiarisce inoltre Visco  secondo cui "A fronte di una situazione equilibrata per la maggior parte degli intermediari, permangono in alcuni casi elementi di fragilità, soprattutto in relazione alla capacità di generare flussi di reddito idonei a coprire i rischi, finanziare gli investimenti in innovazione, remunerare il capitale". "Per alcune banche - rileva - meno proattive e connotate da carenze manageriali, gli aspetti di debolezza individuati possono mettere a repentaglio la sostenibilità del modello di attività, fino a degenerare in situazioni di crisi; di conseguenza è stato loro chiesto di valutare con tempestività ogni azione volta al superamento delle criticità, incluse ipotesi di aggregazione con altri intermediari".

BANCHE: GARANZIE PUBBLICHE VERSO IL RITORNO ALLA NORMALITA' "Lo strumento delle garanzie pubbliche si è adattato in modo flessibile alle circostanze per evitare che il finanziamento dell'economia fosse compromesso, in prospettiva è fondamentale proseguire nel graduale ritorno al funzionamento ordinario" ha spiegato il ministro dell'Economia parlandodel Fondo garanzia Pmi e delle garanzie Sace estese durante l'emergenza Covid. Le garanzie dello Stato sui finanziamenti erogati negli ultimi due anni, ha specificato, "sono state molto ingenti". Al 30 giugno al Fondo di garanzia per le Pmi sono pervenute 2,7 milioni di richieste per un volume difinanziamenti di 253 miliardi, di cui 200 garantiti dallo Stato. A Sace sono invece arrivate 6.400 richieste per 42 miliardi, di cui 39 di garanzie pubbliche. "Gli schemi di garanzia riescono a funzionare in modo efficace e sostenibile soltanto con un adeguato meccanismo di selezione e valutazione dei beneficiari - ha quindi aggiunto - e con una equilibrata compartecipazione al rischio di credito".

UNICREDIT: PADOAN, ITALIA CENTRALE NEI PIANI DI SVILUPPO "Le ultime vicende confermano la centralità dell'Italia nei piani di sviluppo". Lo afferma il presidente di Unicredit Pier Carlo Padoan a margine dell'assemblea Abi a chi gli chiede dell'uscita del responsabile dell'Italia per il gruppo, Nicolò Ubertalli, il cui ruolo sarà detenuto direttamente dall'ad Andrea Orcel. "Andiamo avanti - afferma - con un programma di crescita e di esplosione positiva delle sue energie come Unicredit Unlocked descrive, e lo fa naturalmente anche migliorando l'allocazione del capitale umano delle risorse umane e i talenti di cui fortunatamente è ben dotata".

PATUELLI: 'FUSIONI DELLE EUROPEE PER COMPETERE' 
"I processi di consolidamento" delle banche "debbono svilupparsi anche internazionalmente, soprattutto in Europa, per favorire la crescita di soggetti bancari che abbiano dimensioni competitive con i giganti americani e asiatici". Lo afferma il presidente Abi Antonio Patuelli nella relazione all'assemblea annuale ricordando come nel nostro paese "le aggregazioni bancarie si siano realizzate in un quadro di costante forte concorrenza. In proporzione alle popolazioni, si sono realizzate più aggregazioni bancarie in Italia che negli altri paesi del resto d'Europa".  "I crediti deteriorati possono riprendere a crescere, nonostante le costanti attività delle banche per ridurli: possono crescere le crisi di imprese che debbono ancora essere accompagnate da misure di finanza d'emergenza". Lo afferma il presidente Abi Antonio Patuelli all'assemblea annuale. Durante la crisi Covid "i crediti deteriorati che non sono esplosi anche per la presenza di moratorie che debbono essere reintrodotte col prolungamento" della pandemia e con gli effetti della guerra russo-ucraina.

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